Dichiarazionedirittiuomo aug 26 1789

La Rivoluzione francese

  • Crisi economica

    Crisi economica
    La crisi economica colpì la Francia alla fine del '700.
    Ne furono causa:
    - le guerre in Europa e l'appoggio alle colonie inglesi contro la madrepatria;
    - mantenere nel lusso i nobili;
    - l'aumento dei funzionari pubblici;
    - la crisi delle manifatture tessili francesi per la concorrenza inglese.
    Le conseguenze gravavano sulle fasce più deboli del Terzo Stato, il ceto sociale più povero. Gli altri due ceti: clero e nobiltà erano esentati dal pagamento dei tributi.
  • Carestia

    Carestia
    I pessimi raccolti del biennio 1787-1788 portarono la carestia e, conseguentemente, l'aumento del prezzo dei cereali e del pane, causando disordini e malcontento.
  • I "cahiers de doléances"

    I "cahiers de doléances"
    Luigi XVI annunciò la convocazione degli Stati Generali e invitò o sudditi a esprimere i motivi del malcontento e proporre adeguate soluzioni.
    I francesi nei primi mesi del 1789 si riunirono in assemblee cittadine e nei villaggi per preparare i Cahiers de doléances. Le proposte furono:
    - un'equa ripartizione delle tasse tra i tre ordini sociali;
    - la soppressione delle decime ecclesiastiche e delle corvées;
    - la limitazione del potere del re;
    - l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
  • Prima seduta degli Stati Generali

    Prima seduta degli Stati Generali
    Il 5 maggio 1789, si tenne la prima seduta inaugurale dell'Assemblea degli Stati Generali.
    I deputati del Terzo Stato posero subito il problema del sistema di voto: chiesero al re che non si votasse più per ordine (1 voto per ogni ordine o stato, in tutto 3 voti), ma che si votasse per testa (1 voto per ogni deputato, in tutto 1139 voti).
    Dato che il Terzo Stato aveva la maggioranza dei deputati (578), anche se i nobili (270) si fossero uniti al Clero (291) non avrebbero potuto prevalere.
  • Il Giuramento della Pallacorda

    Il Giuramento della Pallacorda
    Le discussioni sulla modalità di voto si protrassero inutilmente per settimane. I deputati del Terzo Stato il 17 giugno 1789 si autoproclamarono Assemblea Nazionale. Il re considerò illegale questa nuova assemblea e il 20 giugno fece trovare chiuse le porte della sala in cui l'Assemblea si riuniva, allora i deputati del Terzo Stato si recarono in una sala vicina (la sala della pallacorda) e lì giurarono che non si sarebbero mai più sciolti finché non avessero dato alla Francia una Costituzione.
  • L'Assemblea nazionale costituente

    L'Assemblea nazionale costituente
    Ai deputati del Terzo Stato si unirono la maggioranza del clero e alcuni nobili "illuminati". Al re non restò che invitare i restanti rappresentati di clero e nobiltà ad unirsi all'Assemblea nazionale.
    Essa prese nome di Assemblea nazionale costituente perché il suo obiettivo era quello di preparare una nuova Costituzione.
  • La presa della Bastiglia

    La presa della Bastiglia
    Il malcontento popolare, intanto, aumentava, a causa del rincaro del pane. Inoltre, si diffuse la notizia che il re stava facendo affluire le truppe verso Parigi per sciogliere l'Assemblea. Il popolo di Parigi il 14 luglio 1789 assaltò la fortezza-prigione della Bastiglia. A Parigi un comitato rivoluzionario istituì un governo municipale (la Comune parigina) e si formò una Guardia nazionale al comando del genrale La Fayette. Da Parigi la rivolta dilagò al motto di "liberté, egalité, fraternité".
  • La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino

    La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino
    Per sedare la rivolta che da Parigi si era allargata a tutto il Paese, nell'agosto del 1789, L'Assemblea costituente decise di prendere, due provvedimenti: il 4 agosto abolì il sistema feudale, cioè tutti i privilegi di cui godevano clero e nobili e tutti i diritti feudali; il 26 agosto emanò la "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino" in cui si enunciavano per la prima volta principi universali, come quello di uguaglianza e democrazia. Aveva così fine l'Ancien régime.
  • La marcia delle donne su Versailles

    La marcia delle donne su Versailles
    Poiché il re non approvava le decisioni dell'Assemblea Costituente e, invece, iniziava ad armare l'esercito, le popolane parigine marciarono da Parigi alla Reggia di Versailles, armate di fucili e forconi per protestare contro il rincaro del pane e obbligare il re a trasferirsi da Versailles a Parigi al palazzo de Les Tuileries.
  • La Chiesa perde i suoi beni; il clero passa alle dipendenze dello Stato

    La Chiesa perde i suoi beni; il clero passa alle dipendenze dello Stato
    Il 2 novembre 1789 l'Assemblea decise di confiscare e vendere i beni ecclesiastici al fine di migliorare la condizione delle casse dello Stato.
    In seguito, il 12 luglio 1790, l'Assemblea votò la Costituzione civile del clero, cioè la legge che stabiliva che il clero di Francia doveva giurare fedeltà allo Stato francese; in cambio i preti francesi avrebbero ricevuto uno stipendio dallo Stato.
  • La fuga di Luigi XVI

    La fuga di Luigi XVI
    Il re Luigi XVI con la sua famiglia tentò di fuggire per recarsi in Austria, presso la corte degli Asburgo: riconosciuto ed arrestato a Varennes, presso il confine settentrionale, il sovrano fu ricondotto a Parigi.
  • Approvazione della I Costituzione francese

    Approvazione della I Costituzione francese
    L'Assemblea Costituente approvò la Costituzione trasformando la Francia in una monarchia costituzionale. Vi si stabiliva la separazione dei poteri: il potere legislativo passava a una Assemblea Legislativa eletta sulla base del censo, mentre il potere esecutivo restava nelle mani del re e dei suoi ministri. Il diritto di voto fu concesso solo ai maschi di età superiore a 25 anni e con un certo reddito.
    Il re arrestato e ricondotto il 14 settembre 1791 a Parigi, fu costretto a giurare fedeltà.
  • Costituzione dell'Assemblea legislativa

    Costituzione dell'Assemblea legislativa
    Sciolta l'Assemblea Costituente, si insediò l'Assemblea Legislativa, costituita da società (club) di diverse ideologia politica:
    - i Foglianti, a destra, conservatori e favorevoli alla monarchia costituzionale (La Fayette);
    - a sinistra sedevano i gruppi repubblicani: i Girondini e i Giacobini (Robespierre), detti Montagnardi, più radicali a favore del suffragio universale. Più a sinistra, i Cordiglieri (Marat, Danton) per l'abolizione della proprietà privata.
    - al centro, la cosiddetta Palude.
  • La Francia in guerra contro Austria e Prussia

    La Francia in guerra contro Austria e Prussia
    Le potenze europee, temendo che le idee rivoluzionarie si propagassero oltre i confini francesi, minacciavano un intervento armato contro la Francia.
    Il 20 aprile 1792 l’Assemblea Legislativa dichiarò preventivamente guerra ad Austria e Prussia. L’11 luglio l’Assemblea annunciò che la patria era in pericolo. Migliaia di volontari giunsero a Parigi dalle campagne. Il gruppo di Marsiglia arriva a Parigi cantando un nuovo inno, detto appunto la «Marsigliese.
  • I sanculotti e l'assalto a Les Tuileries

    I sanculotti e l'assalto a Les Tuileries
    Era frattanto iniziata una nuova fase della Rivoluzione i cui protagonisti furono i sanculotti, i popolani parigini. Questi il 10 agosto del 1792 assaltarono il palazzo reale delle Tuileries, accusando il re di complottare contro la Francia. Il re si rifugiò presso l'Assemblea, lo quale lo sospese dalle sue funzioni ed egli fu arrestato insieme alla sua famiglia e imprigionato. L'Assemblea decise di sciogliersi e di costituire la Convenzione nazionale, eletta a suffragio universale maschile.
  • I sanculotti e le stragi di settembre 1792

    I sanculotti e le stragi di settembre 1792
    Ai primi di settembre, Austriaci e Prussiani erano ormai ai confini e la sorte della Francia appariva segnata. I sanculotti terrorizzati e credendo alle voci di una congiura organizzata all'interno delle prigioni di Parigi vi penetrarono e fecero strage di nobili e preti detenuti.
  • La Convenzione

    La Convenzione
    Dopo l'assalto alle Tuileries, il governo rivoluzionario della Comune di Parigi, dominato dai giacobini Marat, Danton e Robespierre, divenne l'autorità più importante di Francia. L'Assemblea legislativa fu sciolta e furono indette nuove elezioni a suffragio universale. Si costituì così la Convenzione i cui eletti si divisero in 3 gruppi:
    -i montagnardi, a sinistra, i giacobini più rivoluzionari, provenienti soprattutto da Parigi;
    -i girondini, moderati borghesi, a destra;
    -la Palude, al centro.
  • Vittoria di Valmy contro l'esercito della Prussia

    Vittoria di Valmy contro l'esercito della Prussia
    A Valmy, cittadina nel Nord della Francia, l'esercito francese riportò una grande vittoria contro la Prussia, mettendone in fuga i soldati. Il giorno dopo la Convenzione dichiarò decaduta la monarchia e proclamò la Repubblica.
  • Proclamazione della Prima Repubblica francese

    Proclamazione della Prima Repubblica francese
    La Convenzione Nazionale, nella sua prima seduta, pose fine alla monarchia e proclamò la Repubblica. Alla Convenzione spettava il compito di elaborare una nuova Costituzione.
  • Condanna e morte di Luigi XVI

    Condanna e morte di Luigi XVI
    Frattanto ebbe inizio il processo a Luigi XVI. I montagnardi riuscirono a far condannare il re. L'esecuzione avvenne il 21 gennaio 1793. L'anno dopo sarebbe toccato alla regina.
    L'esecuzione del re provocò la risposta delle potenze europee. Alla coalizione antifrancese questa volta parteciparono anche: Spagna, Inghilterra, Olanda e Stati italiani. Per contrastare tale schieramento, il governo rivoluzionario dovette ricorrere alla leva obbligatoria. Ciò provocò rivolte in diverse regioni.
  • La rivolta della Vandea

    La rivolta della Vandea
    Sul fronte interno, particolarmente grave fu la rivolta contro il provvedimento della leva obbligatoria da parte dei contadini della Vandea sobillati dai nobili e dagli ecclesiastici. Si scatenò una vera e propria guerra civile che si concluse con la sanguinosa repressione degli insorti.
  • Il Comitato di salute pubblica

    Il Comitato di salute pubblica
    Di fronte alle minacce esterne e alle rivolte interne, la Convenzione sentiva che la Rivoluzione era in pericolo. Decise perciò di costituire un Comitato di salute pubblica formato da 9 membri della Convenzione, dotati di poteri straordinari. Alla sua guida, per un anno, fu Maximilien Robespierre.
    Per arginare la miseria in cui versava la popolazione, il Comitato impose un calmiere dei prezzi del grano e di altri generi alimentari, per cui ne venne fissato il prezzo massimo di vendita.
  • La seconda Costituzione

    La seconda Costituzione
    Venne approvata una nuova Costituzione, detta "dell'anno primo". Essa stabiliva:
    - il suffragio universale maschile;
    - il diritto all'istruzione elementare, che diventava obbligatoria e gratuita per tutti;
    - la fine della schiavitù in tutte le colonie francesi.
    Essa non entrò mai in vigore perché il potere fu mantenuto dal Comitato di salute pubblica.
  • Il Terrore

    Il Terrore
    Contro i nemici interni la repressione fu durissima. Il Comitato di salute Pubblica diretto da Robespierre emanò la "Legge dei sospetti", in base alla quale chi era anche solo sospettato di essere contro la Rivoluzione veniva arrestato e condannato alla ghigliottina. La figura di maggior rilievo fu Robespierre che eliminò i suoi oppositori, come Danton. Il periodo del "Terrore" durò dall'agosto 1793 al luglio 1794, quando lo stesso Robespierre fu arrestato e decapitato.
  • Adozione del calendario rivoluzionario

    Adozione del calendario rivoluzionario
    La Convenzione introdusse un nuovo calendario. L’anno iniziava il 22 settembre, anniversario della Repubblica. I mesi erano 12, di 30 giorni. Per raggiungere 365 giorni, alla fine dell’ultimo mese erano aggiunti 5 giorni, 6 sei ogni 4 anni. I nomi dei mesi furono scelti ispirandosi alle stagioni e al lavoro nei campi: vendemmiaio, brumaio, frimaio, nevoso, piovoso, ventoso, floreale, germinale, pratile, messidoro, termidoro, fruttidoro. Restò in vigore fino al 1805, abolito da Napoleone.
  • La vittoria di Fleurus sulle truppe nemiche

    La vittoria di Fleurus sulle truppe nemiche
    Nel frattempo, sul fronte militare la Francia riportò una vittoria decisiva sulle truppe nemiche a Fleurus, in Belgio. La politica del Terrore, a questo punto, appariva sempre più ingiustificata perché la Patria non era più in pericolo. Così, Robespierre perse l'appoggio del governo rivoluzionario.
  • Il 9 termidoro e la fine del terrore

    Il 9 termidoro e la fine del terrore
    Dopo la vittoria a Fleurus contro la coalizione europea, Robespierre cominciò ad essere isolato e lo scontento produsse un colpo di Stato: Robespierre e un centinaio di seguaci vengono arrestati il 27 luglio 1794 (9 Termidoro) e ghigliottinati il giorno successivo.
  • La terza Costituzione o costituzione dell'anno terzo

    La terza Costituzione o costituzione dell'anno terzo
    Dopo la morte di Robespierre e la fine del Terrore, la Convenzione passò in mano ai giacobini moderati, detti termidoriani. Fu emanata una nuova Costituzione che confermò il carattere repubblicano dello Stato, ma ripristinò il sistema elettorale censitario, cioè quello basato sul possesso di un reddito per poter essere ammessi al voto.
    Furono indette nuove elezioni dopo le quali il potere legislativo fu affidato a due assemblee e quello esecutivo a un Direttorio che governò dal 1795 al 1799.