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Regno Unito: dall'Imperialismo a Versailles

  • Dominio inglese in India

    Per un centinaio d’anni l’India fu governata dalla Compagnia delle Indie, controllava l'odierna India, Pakistan e Bangladesh, ma la politica di modernizzazione causò malcontento tra la popolazione. Dopo un episodio violento, il governo britannico decise di assumere il controllo diretto. Furono restaurati esercito e burocrazia, si formò una classe media istruita e vennero incrementato gli scambi commerciali e il controllo militare. Nel 1876 Vittoria assunse il titolo di “imperatrice dell'India”.
  • Patriottismo e Nazionalismo

    “Patriottismo è amare il proprio paese. Nazionalismo è odiare quello degli altri.” Per il primo l'idea di nazione è sinonimo di libertà e democrazia. Le nazioni non sono rivali tra loro e i rapporti fra gli Stati sono regolati dal diritto internazionale. Per il secondo invece l'idea di nazione è sinonimo di affermazione e superiorità. Le nazioni sono rivali fra loro e i rapporti fra gli Stati sono regolati dalla guerra. Il nazionalismo promuove il razzismo.
  • I Nazionalismi Europei

    Il nazionalismo è un’ideologia che produce diverse dottrine e movimenti nei vari paesi, tutte incentrate sull'idea di nazione, di identità nazionale e di supremazia. Il nazionalismo tedesco esaltò la superiorità della razza ariana e accusò gli Ebrei di tutti i mali della società tedesca. Il nazionalismo panslavista sostenne in Russia la politica di espansione degli zar in nome della riunificazione di tutte le terre slave. Vi furono poi il movimento nazionalista italiano e il revanscismo francese
  • Dibattito Ideologico dell'Ottocento

    Il dibattito ideologico dell'Ottocento si era sviluppato sui grandi problemi causati dalla rivoluzione industriale e soprattutto sulla questione sociale. I conservatori chiedevano allo Stato di reprimere tutte le agitazioni popolari. I liberali chiedevano allo Stato di non intervenire nell'economia. I socialisti sostenevano che una società più giusta non potesse nascere se non dalle lotte dei più oppressi: agricoltori e operai. La Chiesa invitava a realizzare una collaborazione pacifica.
  • Politica Estera Cinese

    L'Impero cinese era isolato completamente dall'esterno, non aveva relazioni diplomatiche con nessuna potenza estera. Nei primi decenni dell'Ottocento erano cresciuti particolarmente i traffici commerciali con gli Inglesi, interessati a importare tè, seta, tessuti e porcellane. La merce più richiesta dai Cinesi, poco attratti dai prodotti occidentali, era invece l'oppio. Il governo cinese si opponeva al consumo di oppio per le sue conseguenze sulla sanità pubblica.
  • Età Vittoriana

    Età Vittoriana
    L’età vittoriana (1837-1901) fu un periodo di grande prosperità: il tenore di vita degli inglesi era superiore a quello degli altri paesi. La società del tempo (patriarcale) vide l’ascesa della borghesia. Il lavoro minorile continuava ad essere molto diffuso nonostante la legge sul lavoro del 1834. Sebbene si alternarono conservatori e progressisti, il matrimonio con Albert portò la regina a sposare anche le sue idee politiche conservatrici.
  • La Prima Guerra dell'Oppio

    La Prima Guerra dell'Oppio
    Nel 1839 furono inviati in Cina 25000 uomini, la prima guerra dell'oppio si concluse nel 1842 con la vittoria della Gran Bretagna. Alla Cina fu imposto di aprire i porti agli stranieri e cedere Hong Kong agli Inglesi. La seconda guerra dell'oppio (1856-60) terminò con la completa sconfitta della Cina che fu costretta ad aprirsi e a stabilire relazioni diplomatiche con gli Stati occidentali: il commercio dell'oppio fu legalizzato.
  • La Cina durante la Guerra dell'Oppio

    La Cina era sotto il dominio della dinastia Qing (清朝) con l’imperatore Xiangfeng (咸丰帝). Questo periodo era caratterizzato da molte guerre e rivolte: nello stesso anno della guerra dell’oppio, si combatté la rivolta di Taiping, nata come reazione al regime corrotto dei Qing-Manciù e che degenerò subito in guerra civile. La rivolta, che si protraeva dal 1851 e si concluse, con una repressione, solo nel 1864 grazie al supporto della Gran Bretagna.
  • Proletariato

    Proletariato
    Coloro che possiedono come ricchezza unicamente i loro figli (prole). Marx riconobbe nel proletariato la "classe rivoluzionaria" con le potenzialità di organizzazione di un nuovo modello sociale, con l'obbiettivo rovesciare il sistema capitalistico. Marx definì anche “la dittatura del proletariato” per riferirsi alla situazione sociale e politica che si sarebbe instaurata immediatamente dopo la rivoluzione proletaria, proclamata poi da Lenin nel 1918.
  • Malcontento Indiano

    L'amministrazione delle aree rurali, dove viveva l'80% della popolazione indiana, fu poco positiva: pressione fiscale e distruzione dell'industria cotoniera locale resero dura la vita dei contadini. Nel 1855 nacque il Congresso Nazionale Indiano, non era un partito ma avanzavano proposte al governo. Per reazione alle scarse concessioni del governo nacque una corrente estremista. Il governo britannico reagì con la repressione, ma cominciò a concedere una certa autonomia alle assemblee locali.
  • Le Teorie del Razzismo

    Le Teorie del Razzismo
    Per razzismo si intende la convinzione che la specie umana sia suddivisa in razze biologicamente diverse tra loro per tratti somatici e capacità intellettive. Ne consegue una distinzione tra "razze superiori" e "razze inferiori" e il diritto-dovere di sottomettere quelle inferiori. Queste teorie sono riconducibili alla xenofobia: paura e disprezzo per lo straniero. Ad avvalorare le teorie razziste, in questo periodo, si iniziarono ad usare tesi pseudoscientifiche.
  • Colonie in Asia

    La colonizzazione europea dell'Asia era cominciata prima dell'imperialismo: la Francia si era attestata nella penisola indocinese; il Regno Unito in India, Ceylon, Hong Kong e Singapore; l’Olanda dominava l'arcipelago indonesiano; il Portogallo occupava Macao, Goa e parte dell'isola di Timor; la Spagna possedeva le Filippine; infine la Russia si stava espandendo verso la Siberia e l'Asia centrale. Nell'età dell'imperialismo il Canale di Suez diede nuovo impulso all'espansione europea in Asia.
  • Costruzione Canale di Suez

    Costruzione Canale di Suez
    L'istmo di Suez era una striscia di terra che per secoli divise l'Occidente dall'Oriente. Nel 500 a.C. già si pensava di costruire un canale. Nonostante le varie idee nei secoli, il primo vero cantiere venne aperto nel 1859 con un vitale aiuto di ingegneri italiani. 60000 operai lavorarono per 10 anni e in molti persero la vita. Il canale venne inaugurato con un corteo di navi aperto dall'imperatrice francese Eugenia e si annunciò come la più grande opera realizzata in Egitto dopo le piramidi
  • La Questione del Canale di Suez

    L’Inghilterra temeva che il Canale di Suez potesse costruire una minaccia commerciale per le sue vie di comunicazione con le Indie a favore della Francia: si calcolò che i costi e il tempo impiegato per i viaggi in Oriente si sarebbero dimezzati e il giro d'affari sarebbe decuplicato. Così, l'Inghilterra ostacolò sempre il progetto; ma, quando il Canale fu completato, il governo inglese prima ne assunse il controllo finanziario (fino al 1954), poi nel 1882 occupò l’Egitto.
  • La Prima Internazionale e il Socialismo Europeo

    La Prima Internazionale e il Socialismo Europeo
    Nel 1864 nacque la Prima Internazionale: i lavoratori proletari di tutto il mondo si organizzarono per porre fine allo sfruttamento da parte dei capitalisti. Fu animata da diverse ideologie e caratterizzata dallo scontro tra componenti (Marx contro Bakunin). Eredi della Prima Internazionale furono i partiti socialisti in Europa: SPD tedesco e il Partito Socialista Italiano. Solo in Gran Bretagna il marxismo non riuscì a imporsi all'interno dei sindacati, dove sorse il Partito Labourista.
  • Suffragette e Femministe

    Suffragette e Femministe
    Nella seconda metà dell'Ottocento nacquero in Inghilterra e negli Stati Uniti i primi movimenti delle suffragette, che rivendicavano l'estensione del diritto di voto alle donne. Le suffragette erano perlopiù di estrazione sociale borghese; l'obiettivo del movimento era non solo la possibilità per le donne di votare e di essere elette (diritti civili), ma anche la completa parità tra uomo e donna (diritti sociali).
  • Imperialismo

    Imperialismo
    Il termine “imperialismo” fu coniato in Francia nell'Ottocento in riferimento alle mire espansionistiche di Napoleone III. Tra il 1870 e 1914, la missione imperialista fu guidata da Regno Unito, Francia, Russia, USA e Giappone che si ponevano come obbiettivo l’estensione dei confini nazionali in Africa e Asia in cui stabilirono colonie e da cui prelevavano materie prime. Sorretto da motivazioni ideologiche, era fondato sul nazionalismo, sul razzismo e sul mito della missione civilizzatrice.
  • Logica di Potenza e Militarismo

    In tutta l’Europa di fine Ottocento - ad eccezione della Gran Bretagna - avvenne una ristrutturazione degli eserciti dovuta all’insistenza del nazionalismo sulla conquista di territori e la competizione con gli altri Stati. Il servizio militare divenne obbligatorio per tutti i maschi validi, ma economicamente era una spesa insostenibile e dal punto di vista politico era giusto dare il diritto di voto a chi sacrificasse la vita per la patria: suffragio universale maschile.
  • Espansionismo in Africa

    Espansionismo in Africa
    L'Africa fu oggetto di espansione europea. Le civiltà vennero supplite da colonie che seguivano meridiani e paralleli senza considerare le divisioni tribali o etniche. L’espansione imperialista iniziò dalla conquista di Tunisia e Egitto tra 1881-82, invasi rispettivamente dalla Francia, che possedeva già l’Algeria, e dalla Gran Bretagna, che aveva grandi interessi dopo l’apertura del Canale di Suez. I due leader europei erano destinati a scontrarsi data l’opposta estensione delle colonie.
  • L'Europa tra due blocchi

    Nel 1890 la Germania di Guglielmo II abbandonò la politica di Bismarck e divenne più aggressiva. L'Europa si divise in due blocchi: nel 1882 Triplice Alleanza (Germania, Austria e Italia) , e nel 1907 la Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia e Russia). L'isolamento francese voluto da Bismarck era terminato; la Germania invece si trovava accerchiata dall'alleanza tra Russia e Francia. Il nuovo sistema internazionale avrebbe coinvolto tutta l’Europa in un eventuale scontro tra due stati.
  • Conferenza di Berlino

    Conferenza di Berlino
    Nel 1884-85 si svolse la Conferenza di Berlino per dirimere le controversie coloniali. La corsa alle colonie richiedeva delle regole e si sancì il principio dell'occupazione di fatto come criterio di possesso. Venne risolta anche la questione del Congo: al Belgio fu riconosciuta la sovranità sullo Stato Libero del Congo. La Francia ebbe i territori sulla riva destra del fiume Congo e dell'alto Niger, la Germania il protettorato su Togo e Camerun, e l'Inghilterra il territorio della Nigeria.
  • Guerra Anglo-Boera

    I Boeri avevano fondato, a nord della Colonia del Capo, le due repubbliche indipendenti dell'Orange e del Transvaal. La scoperta di ricchi giacimenti in queste due regioni favorì la massiccia immigrazione inglese alla ricerca di fortuna scatenando l'accesa opposizione dei Boeri. Il conflitto anglo-boero (1889-1902) si concluse con la vittoria della Gran Bretagna. Transvaal e Orange furono annessi all'Impero britannico. Nel 1910 furono uniti alla Colonia del Capo per formare l'Unione Sudafricana.
  • La Seconda Internazionale

    La Seconda Internazionale nacque nel 1889, i partiti socialisti europei si riunirono a Parigi per approvare la limitazione della giornata lavorativa a otto ore e la proclamazione del primo maggio. Mentre nella prima Marx era stato una voce del pensiero socialista, nella seconda tutti si riferivano a lui, ma si dividevano poi nel modo di interpretarlo: riformisti, favorevoli a un inserimento nella dialettica parlamentare, e rivoluzionari, contrari a ogni compromesso con la borghesia.
  • Che cos'è la Società di Massa

    La massa è un insieme omogeneo in cui i singoli individui scompaiono rispetto al gruppo, nuovo e più importante soggetto politico e civile. I cittadini fanno capo alle grandi istituzioni, interagiscono con maggiore frequenza, gli individui comprano ciò di cui hanno bisogno con il denaro ricavato dal lavoro: una società caratterizzata dall'uniformità dei consumi e degli stili di vita. Una omogeneità che favorì la democrazia e il benessere ma al contempo determinò una limitazione della libertà.
  • Società di Massa: Economia, Istruzione, Politica

    Per conquistare le masse di elettori si affermarono progressivamente i partiti politici di massa. Intanto, sorsero organizzazioni sindacali a livello nazionale. Nacquero in Inghilterra le Trade Unions (1868). Beni di consumo e tecnologia: illuminazione elettrica, acqua potabile, automobili, mass media, quotidiano, stampa delle copie, telefono. La scuola divenne un’opportunità per tutti, finanziata dallo Stato, e la moda fece i suoi cambiamenti, grazie anche alle fabbriche tessili inglesi.
  • La Rivolta dei Boxer

    La Rivolta dei Boxer
    La presenza straniera in Cina alimentò nella popolazione sentimenti nazionalisti. Il malcontento trovò la sua espressione armata nella società segreta dei Boxer. Nel 1900 i Boxer uccisero centinaia di stranieri e di Cinesi convertiti al cristianesimo. Poi assediarono le delegazioni occidentali a Pechino, provocando l'intervento armato internazionale: 16.000 soldati tedeschi, giapponesi, francesi, inglesi, russi, americani, italiani e austriaci occuparono Pechino e sedarono la rivolta.
  • Giolitti: Una Politica a "Doppio Volto"

    Il modo di fare politica di Giolitti venne definito del «doppio volto»: aperto e democratico nell'affrontare i problemi del Nord: consentì gli scioperi, facendo assumere al governo una politica neutrale nello scontro tra le classi. Varò anche alcune riforme che migliorarono le condizioni di lavoro degli operai. conservatore e corrotto nello sfruttare i problemi del Sud. Di fronte gli scioperi, Giolitti non fu affatto neutrale: fece intervenire le forze dell'ordine, attuando dure repressioni.
  • Età Giolittiana

    Età Giolittiana
    Prima ministro degli interni e poi primo ministro, Giolitti, dal 1901 al 1914, esercitò un’influenza influente sulla politica italiana. Tuttavia non resse al governo tutti questi anni, ma fu alternato nei periodi di crisi ad amici o avversari. Una volta dimostrata la loro incapacità, tornava al potere. In questo periodo ci furono lo sviluppo del “triangolo industriale” e la politica protezionistica che favorirono lo sviluppo industriale a Nord e danneggiò il commercio dei prodotti tipici del Sud
  • Complotto Ebraico

    Un caso di razzismo più specifico è quello che attribuisci agli Ebrei la volontà di voler comandare perché razza superiore, però non è in grado di farlo perché non hanno queste qualità. Per avvalorare la tesi antisemita vennero pubblicati agli inizi del Novecento i “Protocolli dei Savi di Sion”. I Protocolli sono plagio di un libro, non antisemita, e sono un resoconto di discorsi per elaborare un piano mirante alla distruzione della civiltà cristiana e per insediare “un re degli Ebrei”
  • Aleksey Stakhanov

    Aleksey Stakhanov
    Aleksey Stakhanov era un minatore della Russia sovietica, fu eroe del lavoro socialista. Il governo diede enorme risalto ai suoi metodi di lavoro che furono così adottati in altre miniere, mentre Stachanov fu celebrato come "lavoratore modello", dando origine allo stacanovismo: una campagna intesa ad aumentare la produttività dei lavoratori e a dimostrare la superiorità del sistema economico socialista. Fu rappresentato da George Orwell nella “Fattoria degli animali” con il personaggio Gondrano.
  • Le Trincee

    Le Trincee
    La guerra di trincea è un tipo di guerra di posizione nella quale la linea del fronte consiste in una serie di trincee. La trincea era un antichissimo sistema difensivo, utilizzata prima come riparo dal fuoco nemico e poi come vero e proprio rifugio. I soldati erano costretti a rimanere dentro per tempi lunghi, con un grande clima di tensione e l’impossibilità di ripararsi dalle intemperie. Le condizioni igieniche e umane erano pessime.
  • Evoluzione Tecnologica della Prima Guerra Mondiale

    Oltre alle armi tradizionali, gli eserciti poterono sfruttare l’avanzamento tecnologico. Venne fatto ampio uso delle armi chimiche: gas che causavano morte per avvelenamento. L'industria automobilistica fornì mezzi per il trasporto più rapido. La radiofonia permise lo sviluppo di mezzi di telecomunicazione. Un impatto più limitato ebbe l'utilizzo dell'aviazione. Anche i carri armati furono utilizzati con grande spiegamento solo alla fine del 1917. Nella guerra navale comparve il sottomarino.
  • Fine di un'Era

    La guerra in Libia e la crisi economica avevano indebolito il governo guidato da Giolitti, che nel 1914 fu costretto a soccombere al governo Salandra. Con Antonio Salandra l’Italia tornò a un clima di tensione sociale. L’età giolittiana era finita.
  • Le Prime Fasi della Guerra

    Subito entrarono in gioco le alleanze e si passò a una guerra europea: la Germania dichiarò guerra a Russia e Francia (1 e 3 agosto), la Gran Bretagna intervenne il 4 agosto. I Tedeschi avevano previsto una guerra di movimento, ma nell'autunno si passò alla guerra di posizione: i due eserciti, bloccati su un fronte occidentale di 800 chilometri, scavarono le trincee per difendersi dall'attacco nemico.
  • Le Cause della Guerra e il Casus Belli

    In politica l’Europa era divisa in due, inoltre i Francesi covavano un desiderio di rivincita sui Tedeschi e i Balcani erano contesi tra Austria e Russia. Economicamente Gran Bretagna e Germania erano rivali, anche sul dominio delle colonie. Infine bisogna aggiungere il dilagare del nazionalismo e le politiche militariste. Il 28 giugno 1914, l’omicidio dell’arciduca Francesco Ferdinando, da un nazionalista serbo, fu il pretesto per l’Austria di dichiarare guerra alla Serbia il 28 luglio 1914.
  • 1915-16: I Fronti Europei

    Nel 1915 la situazione fu favorevole agli Imperi centrali. Nel 1916 le battagli di Verdun e Somme impedirono il crollo del fronte francese, ma causarono un milione di morti. Il blocco navale sulla Germania cominciava ad avere conseguenze importanti. Per porre fine la Germania attaccò la flotta inglese nella battaglia dello Jutland. Nonostante i danni riportati, il dominio dei mari restò agli Inglesi.
  • Il Genocidio degli Armeni

    Il Genocidio degli Armeni
    Con il genocidio armeno (1915-16) 1,5 milioni di armeni persero la vita, dopo essere stati deportati, per mano dell’Impero Ottomano. Arresti e deportazioni furono compiuti in massima parte dai Giovani Turchi, supervisionati dagli ufficiali tedeschi, nelle marce della morte che coinvolsero 1,2 milioni di persone, di cui centinaia di migliaia morirono per fame, malattia o sfinimento. Altre centinaia di migliaia furono massacrate dalla milizia curda e dall’esercito turco.
  • 1917: L'anno della Svolta

    Il 1917 fu anno di estrema importanza per la guerra. I tedeschi intensificarono gli attacchi sottomarini per bloccare i rifornimenti nemici e isolare economicamente la Gran Bretagna. Ma fu proprio questo il motivo per cui gli USA entrarono in guerra, rompendo una lunga politica di isolamento. A seguito della rivoluzione dell'ottobre 1917, la Russia decise di uscire dal conflitto. Concluse con i Tedeschi una pace che comportò pesanti perdite territoriali.
  • Trattati di Versailles: La nuova carta d’Europa

    L'Italia ottenne Trento, l'Alto Adige, la Venezia Giulia, Trieste. Quattro imperi furono cancellati (russo, austro-ungarico, tedesco e turco) e nacquero nuove nazioni: Ungheria, Cecoslovacchia, Iugoslavia, Finlandia, Lituania, Estonia e Lettonia. In seguito alla guerra l'Europa perse il primato economico e politico a vantaggio degli Stati Uniti.
  • 1918: Conclusione della Guerra

    Gli Stati dell’Intesa cominciavano a subire l’attacco dell’Alleanza e decisero di passare all’offensiva. Dopo le battaglie della Marna e di Amiens tutti i fronti degli Imperi centrali crollarono. L’Intesa respinse l'attacco dell'Alleanza sul fronte occidentale. Il 29 ottobre 1918 l'Italia sconfisse gli Austriaci e il 3 novembre fu firmato l'armistizio con l'Austria. l'11 novembre, dopo l'abdicazione di Guglielmo II e la proclamazione della repubblica, la Germania firmò l'armistizio di Rethondes.
  • I Trattati di Versailles

    I Trattati di Versailles
    Il 18 gennaio 1919 iniziò a Parigi una Conferenza per la pace. Francia, Gran Bretagna, USA (e in minor misura l'Italia) assunsero le decisioni più importanti; gli altri Stati furono convocati solo per la firma finale dei trattati, che avvenne tra il 1919 e il 1920. Prevalse la linea punitiva che prevedeva risarcimenti ai vincitori e una pesante penalizzazione degli sconfitti. La Germania, riconosciuta responsabile del conflitto, dovette pagare ingenti danni di guerra e perse dei territori.
  • Il Movimento del 4 Maggio

    Il Movimento del 4 Maggio
    Il movimento del 4 maggio (五四运动) fu un movimento studentesco culturale e politico anti-imperialista a Pechino nel 1919. Gli studenti dell'università protestavano contro la debole risposta del governo cinese nei confronti del Trattato di Versailles, soprattutto per il Problema dello Shandong. Nel 1917 la Cina si alleò alla Triplice intesa, con la condizione che le concessioni tedesche su numerosi territori cinesi venissero appianate con la fine del conflitto, cosa che però non avvenne.