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Partecipazione delle donne alla consulta nazionale
Partecipazione delle donne alla consulta nazionale, organo consultivo istituito in attesa delle elezioni, dal 25 settembre 1945 al 1 giugno 1946. I membri sono nominati dal Governo su indicazione dei sei partiti politici del Comitato di Liberazione Nazionale. Compaiono in totale 14 donne. La prima donna a prendere la parola alla consulta è Angela Maria Guidi. Afferma che non c'è nulla da temere all'ingresso della donna alla vita politica. -
Le donne possono votare e se hanno figli non vengono licenziate
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Nasce la Repubblica
Gli italiani e le italiane scelgono la Repubblica. 21 donne entrano ad occupare i seggi dell'assemblea costituente. Di queste 21 donne 14 erano laureate.
Delle 21 donne, 5 entrano anche a far parte della Commissione di 75 membri, incaricati di redigere la nuova Costituzione. Al loro intervento si deve la specifica sulla parità di genere, inserita all'art.3. Riescono a fare approvare articoli importanti riguardanti la famiglia, l'infanzia e il lavoro, come l'art.37 o l'art.29 -
Legge riguardante la protezione delle lavoratrici madri
La principale ideatrice del disegno di Legge è Teresa Noce, del Partito Comunista -
Legge che vieta l'esercizio delle case di tolleranza
Ne è promotrice Nina Merlin -
Viene bandita dai contratti di lavoro la clausola di nubilato
La clausola di nubilato consentiva il licenziamento in caso di matrimonio. -
Legge che rimuove tutti i limiti rimasti all'accesso delle donne nei pubblici uffici
Le italiane possono entrare a far parte della magistratura -
Appare il divorzio
Prima di questa data, una donna lasciata dal marito, se trovava un nuovo compagno, rischiava l'arresto per adulterio. -
L'Istituzione del nuovo diritto di famiglia completa l'uguaglianza dei coniugi davanti alla legge
Entrambi i genitori sono responsabili delle decisioni riguardanti i figli. In caso di disaccordo possono chiedere l'intervento di un giudice -
Una donna italiana è chiamata per la prima volta a ricoprire una carica ministeriale
Questa è Tina Anselmi, Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale. A lei si deve la legge sulla parità del 1977, che abolisce le discriminazioni sul lavoro fondate sul sesso di una persona. Uomini e donne hanno gli stessi diritti. -
L'aborto volontario non è più considerato un reato
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Viene abrogato il matrimonio riparatore
Con il matrimonio riparatore, un uomo poteva evitare la condanna per stupro se sposava la sua vittima. -
Viene abrogato il delitto d'onore
Uccidere una donna non era così grave perché il delitto d'onore giustificava l'omicidio di una moglie adultera, colpevole di aver leso la reputazione del marito e della famiglia