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L'INGHILTERRA: DALL'IMPERIALISMO ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE

  • Le grandi potenze

    Le grandi potenze
    L'espressione "grandi potenze" fu coniata durante il Congresso di Vienna per definire i cinque stati che dominavano l'Europa: Regno Unito, Francia, Russia, Austria e Prussia. Durante gli ultimi decenni dell'Ottocento queste cinque nazioni furono le protagoniste dei principali scontri, ma soprattutto della corsa alla conquista di colonie come fattore determinante per rafforzare le economie nazionali nella competizione con le altre nazioni.
  • Period: to

    Il contesto politico: l'Inghilterra vittoriana

    L'Inghilterra, durante il periodo dell'Imperialismo, fu governata per ben sessantatre anni dalla regina Vittoria. Essa attraversò un periodo di grande prosperità economica, di stabilità politica, di pace sociale e sviluppo industriale che superava di gran lunga quello degli altri paesi europei. La popolazione inglese era certamente quella più istruita e quella che godeva di un tenore di vita migliore e la borghesia dell'età vittoriana elaborò lo stile di vita modello della classe media europea.
  • Le guerre dell'oppio e l'apertura della Cina

    Le guerre dell'oppio e l'apertura della Cina
    L'Impero cinese non aveva relazioni diplomatiche con nessuna potenza estera ma, nonostante ciò, i traffici commerciali con l'Inghilterra si erano intensificati durante i primi decenni dell' '800. La merce più richiesta era l'oppio che però, poichè creava gravi problemi di salute alla popolazione, fu bandito dal governo cinese causando l'invasione della Cina da parte dell'Inghilterra. Entrambi i grandi conflitti furono vinti dall'Inghilterra che acquisì il controllo di vari porti e di Hong Kong.
  • Il canale di Suez

    Il canale di Suez
    L'apertura del Canale di Suez, un'impresa avviata dai Francesi durante la metà dell' '800, fu una svolta senza precedenti per il commercio internazionale in quanto le tempistiche dimezzarono e i profitti raddoppiarono. L'Inghilterra, temendo di perdere l'egemonia dei commerci, aveva sempre ostacolato la costruzione del Canale, ma quando esso fu completato, approfittando del periodo di crisi egiziano, assunse finanziariamente il controllo del Canale per poi occupare l'Egitto nel 1882.
  • Period: to

    L'espansione in Africa

    In pochi decenni, a seguito di numerosi scontri, l'intero continente africano venne suddiviso tra poche potenze europee. Controllando sia i territori dell'Africa Sud-Orientale che quelli Nord-Orientali, l'Inghilterra puntava all'unificazione dei suoi possedimenti sull'asse Nord-Sud, ma si scontrò inizialmente con la Francia e poi con la Germania. L'Inghilterra dovette anche affrontare la guerra anglo-boera che vedeva gli interessi economici come protagonisti e che si concluse solo nel 1910.
  • Period: to

    L'imperialismo

    L'Imperialismo, termine coniato in Francia intorno al 1850, si riferiva inizialmente alle mire espansionistiche di Napoleone III; si diffuse poi in Inghilterra per descrivere il programma di espansione coloniale del governo britannico. In poco più di quaranta anni circa un quarto dell'intera superficie terrestre venne spartito fra pochi stati (la Gran Bretagna si espanse di circa 10 milioni di km2). Si vennero così a formare colonie (governate direttamente) e protettorati (governati dai locali).
  • Il dominio inglese in India

    Il dominio inglese in India
    L'India, colonia britannica fin dal' '700, fu governata dalla Compagnia delle Indie per un lungo periodo. Essa mirava alla modernizzazione dell'India mediante la diffusione della civiltà occidentale, ma poichè suscitava un grande malcontento tra la popolazione, fu la causa di numerose rivolte che portarono il governo britannico a nominare un vicerè con poteri assoluti sul territorio. Nel 1885 nacque il Congresso Nazionale Indiano, che chiedeva graduali riforme e rappresentanze in Parlamento.
  • Period: to

    La Belle époque: un epoca piena di contraddizioni

    La Belle époque, l'epoca bella per eccelenza, è invece un periodo caratterizzato da importanti contraddizioni all'interno della società. Parallelo al diffodersi dell'idea di nazione e ai movimenti nazionalisti, si espanse molto velocemente il razzismo verso altri paesi o verso membri appartenenti ad altri gruppi sociali. L'invenzione del compotto ebraico è un esempio lampante. Venivano infatti spesso attribuiti agli ebrei tratti morali negativi, come la volontà di dominare sulle altre razze.
  • La società di massa

    La società di massa
    La società di massa rappresenta uno tra i cambiamenti storici e sociali più importanti della storia dell'umanità. Tra la fine del XIIX e l'inizio del XIX secolo si passò da un sistema dove il singolo prevaleva sul gruppo ad uno in quale la "massa" rappresentava tutti indistintamente. La vita di tutti cominciò a seguire dei modelli generali grazie alla diffusione dell'economia di mercato e di conseguenza degli stessi prodotti di consumo uguali per tutti.
  • Partito Labourista

    Partito Labourista
    In seguito allo sviluppo della società di massa, si diffuse velocemente in Europa la tendenza marxista. In Gran <bretagan però il marxismo non riuscì a imporsi all'interno delle Trade Unions (i sindacati). La società Fabiana fu l'organizzazione, guidata da intellettuali fautori di una stategia gradualista e moderata, che ebbe maggiore influenza sul movimento operaio inglese e che portò alla fondazione del Partito Labourista nel 1906.
  • Verso la prima guerra mondiale

    Verso la prima guerra mondiale
    Agli inizi del XX secolo, a seguito della semplificazione della rete di alleanze create da Bismarck, l'Europa si divise in due blocchi contrapposti: la Triplice Alleanza (Germania, Austria, Italia) e la Triplice Intesa (Francia, Gran Bretagna e Russia). La nuova organizzazione politica internazionale venne concepita in modo tale che se uno degli stati europei avesse attaccato un'altro, tutti gli altri paesi sarebbero stati coinvolti nel conflitto.
  • Le Suffragette

    Le Suffragette
    Grazie alla rivoluzione industriale, le donne cominciarono a lavorare nelle fabbriche poichè vi era una grande richiesta di manodopera. Ma le donne erano discriminate sotto numerosi numerosi aspetti, prima di tutto riguardo il salario che era notevolmente inferiore comparato a quello degli uomini che svolgevano le stesse loro mansioni. Inoltre, le donne non avevano diritto al voto e fu proprio per questo motivo che numerose donne borghesi cominciarono a riunirsi in movimenti (le suffragette).
  • Guerra di posizione

    Guerra di posizione
    Dato lo sviluppo dell'artiglieria e delle mitragliatrici, gli eseciti si concentrono soprattutto nella costruzione di efficaci sistemi di difesa. Vennero scavati dei fossati, le trincee, spesso ulteriormente difesi dal filo spinato. Proprio in questo momento storico si ha il passaggio da una guerra di movimento ad una guerra di posizione. Tutto ciò causo un periodo di sostanziale equilibrio nel conflitto sul fronte orientale, dove però intervenne la Turchia a favore della Triplice Alleanza.
  • Le cause politiche della prima guerra mondiale

    Le cause politiche della prima guerra mondiale
    Le cause politiche che portarono al primo scontro mondiale nel 1914 furono non solo i contrasti fra i vari stati europei, ma anche le problematiche presenti al loro interno. In particolare, il desiderio di rivincita dei Francesi dopo la perdita dell'alsazia e della Lorena, la rivalità fra Austria e Russia per avere il controllo sui Balcani, la crisi dell'Impero Ottomano e la presenza di due blocchi totalmente contrapposti: la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa.
  • Le cause economiche della prima guerra mondiale

    Le cause economiche della prima guerra mondiale
    Le maggiori cause economiche che portarono al conflitto più grande che l'umanità aveva mai visto furono due. La prima riguarda la rivalità economica fra la Gran Bretagna e la Germania. Quet'ultima stava infatti crescendo molto rapidamente e aspirava ad avere il controllo economico dei Balcani e del Medio Oriente, che erano sotto il controllo degli Inglesi. Inoltre, tutte le potenze avevano bisogno di espandersi per conquistare il nuovo mercato delle colonie per garantirsi le materie prime.
  • Cause culturali: atteggiamenti favorevoli alla guerra

    Cause culturali: atteggiamenti favorevoli alla guerra
    Agli inizi del '900, in molte fasce della popolazione si diffusero diversi ideali che favorirono l'entrata in guerra di varie nazioni. Primo fra tutti fu il movimento del nazionalismo, il quale esaltava la necessità di affermare la propria superiorità sullle altre nazioni. Cruciale fu anche la diffusione del darwinismo sociale e di conseguenza l'idea di lotta per la sopravvivenza insieme al concetto di razzismo contro altre culture ritenute inferiori (particolarmente diffuso in Germania).
  • Period: to

    Le trincee e la costante presenza della morte

    La maggior parte dei soldati che parteciparono alla prima grande guerra rimase segnata dall'esperienza delle trincee. A causa delle estreme condizioni igieniche i soldati erano costretti a sopportare il dilagare delle epidemie, in particolare del colera. I cadaveri erano spesso lasciati sul terreno senza essere seppelliti, provocando un angoscia perenne tra i sopravvisuti. Ma proprio a causa delle condizioni che dovevano sopportare, tra i soldati regnava un grande spirito di solidarietà.
  • Il patto di Londra

    Il patto di Londra
    Il 26 aprile 1914 l'Italia firmò un trattato segreto con le potenze della Triplice Intesa ignorando totalmente la maggioranza neutralista del Parlamento. L'opinione pubblica era infatti divisa tra neutralisti e interventisti. La Triplice Alleanza obbligava infatti l'Italia a partecipare solo in caso di guerre defensive. Il nuovo Patto impegnava l'Italia ad entrare in guerra entro un mese e garantiva come ricompensa alcuni terittori tra cui Trento, Trieste, il Sud Tirolo, l'Istria e la Dalmazia.
  • La scintilla: uccisione dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo

    La scintilla: uccisione dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo
    La goccia che fece traboccare il vaso e che fece esplodere il conflitto in tutta Europa fu l'uccisione dell'arciduca austriaco a Sarajevo da parte di un nazionalista serbo. L'Austria inviò alla Serbia un ultimatum con delle richieste che la Serbia non avrebbe mai potuto accettare, così il 28 luglio essa dichiarò guerra al paese balcanico. A causa degli accordi internazionali, si scatenarono una serie di reazioni a catena che portarono all'ingresso in guerra di quasi tutti i paesi europei.
  • Una guerra "preventiva"

    Una guerra "preventiva"
    L'attacco tedesco nei confronti della Russia può essere definito come una guerra "preventiva" in risposta alla diffusa psicosi da "accerchiamento". La Russia era la principale preoccupazione per il Reich, essa promuoveva infatti una politica a favore della Grande Serbia che avrebbe indebolito l'Impero Austro-ungarico, lasciando la Germania da sola contro un nemico troppo forte da sconfiggere. Fu proprio questa la ragione che indusse la Germania a dichiarare guerra, sotto consiglio di Moltke.
  • Le prime fasi della guerra

    Le prime fasi della guerra
    Scattate le clausole delle alleanze stabilite negli anni precedenti, quasi l'intera Europa si ritrovò coinvolta nel conflitto Austria-Serbia. La Germania, facente parte della Triplice Alleanza, dichiarò guerra sia alla Russia che alla Francia. I tedeschi, passando per il Belgio ed il Lussemburgo, si spinserò fino a pochi km da Parigi dove però furono bloccati dall'esercito francese. Ciò causò l'entrata in guerra dell'Inghilterra (Triplice Intesa) a fianco della Francia e della Russia.
  • Il genocidio degli Armeni

    Il genocidio degli Armeni
    Gli Armeni, popolazione cristiana, vivevano in un territorio diviso fra Impero Ottomano e Impero Russo. Con l'inizio dello scontro fra queste due potenze, gli Armeni turchi si rifiutarono di combattere contro i loro fratelli russi. Considerati disertori, il governo turco decise di mettere in atto l'eliminazione sistematica dell'intera popolazione armena. Si stima la morte di almeno un milione di persone deportate nei campi di concentramento, ma il genocidio venne negato dalle autorità turche.
  • La battaglia dello Jutland

    La battaglia dello Jutland
    La Gran Bretagna ebbe un ruolo fondamentale nello scontro, a fianco della Francia e della Russia. Gli Inglesi, infatti, misero in atto un blocco navale al fine di evitare che arrivassero rifornimenti ai porti tedeschi. Dopo quasi due anni, il blocco stava cominciando a dare i suoi risultati e così la flotta tedesca, il 31 maggio 1916, attaccò la marina inglese nello Jutland. I tedeschi inflissero numerose sconfitte, ma non riuscirono a sottrarre agli Inglesi il controllo del Mare del Nord.
  • La svolta del 1917

    La svolta del 1917
    Il 1917 fu un anno deciso per il conflitto per due motivi: l'entrata in guerra degli USA, per difendere i suoi interessi economici in Europa, e la nascita di una nuova repubblica in Russia che rovesciò il regime zarista. Questo periodo di confusione permise all'esecito tedesco di penetrare nei territori russi, costrigendo il nuovo governo ad avviare le trattative di pace con gli Imperi Centrali. La Germania ottenne la Polonia e i paesi Baltici, mentre l'Ucraina divenne indipendente.
  • La conclusione della guerra

    La conclusione della guerra
    Dopo aver firmato la pace con la Russia, la Germania decise di passare all'offensiva sul fronte occidentale ma subirono la sconfitta nelle battaglie di Amiens e della Marna. L'esercito austriaco dovette subire la controffensiva italiana, l'indipendenza dell' Ungheria, della Cecoslovaccia e della Iugoslavia. Poco dopo, tutti i fronti degli Imperi Centrali crollarono e ciò portò, l'11 novembre, alla firma dell'armistizio di Rethondes e la dichiarazione della repubblica a Berlino.
  • Conferenza di Parigi

    Conferenza di Parigi
    I ministri delle nazioni vincitrici si riunirono a Parigi per discutere la necessità di penalizzare gli sconfitti ma anche di trovare un equilibrio a livello europeo. Si cercò di seguire i quattordici punti elaborati dal presidente americano Wilson nel rispetto dei principi democratici fondamentali. La Francia puntava ad indebolire la Germania il più possibile per sostituirla nel ruolo di grande potenza, mentre l'Inghilterra temeva l'ulteriore rafforzamento del suo alleato.