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IL FASCISMO IN ITALIA

  • Trattati di pace

    Trattati di pace
  • Nascono i Fasci di combattimento

    Nascono i Fasci di combattimento
    Nel marzo del 1919 Benito Mussolini fondò un movimento accessamente nazionalista, imFasci di combattimento.
  • Leghe rosse socialiste, Leghe bianche popolari e associazioni di reduci di guerra

    Leghe rosse socialiste, Leghe bianche popolari e associazioni di reduci di guerra
    Masse di contadini occuparono terre nella campagna romana e nel meridione. Erano organizzate in Leghe rosse socialiste, Leghe binche popolari e associazioni di reduci di guerra.
  • Occupazione di Fiume

    Occupazione di Fiume
    Gabriele D'Annunzio si mise al comando di un gruppo e occupò Fiume dichiarandola annessa all'Italia e istituendo un governo provvisorio. Era uun atto di ribellione contro il governo e il parlamento che rischiava di aggravare la situazione tra Italia e Iugoslavia.
  • Nasce il partito popolare italiano

    Nasce il partito popolare italiano
    La fondazione del partito popolare segnò l'inizio di un impegno diretto dei cattolici nella vita politica italiana. Il partito era guidato dal sacerdote Luigi Sturzo, era diffuso nelle campagne ed era apertamente rivale del partito socialista. Alle elezioni del 1919 sia i socialisti che i cattolici ottennero un buon risultato e fu impossibile formare un governo swnza gli apoggi degli uni o degli altri.
  • Biennio rosso

    Biennio rosso
    Gli anni 1919-1920 furono segnati da grandi agitazioni popolari da essere definiti "biennio rosso"
  • Il trattato di Rapallo

    Il trattato di Rapallo
    Nel Novembre del 1920 firmò il trattato di Rapallo che faceva della città di Fiume uno Stato libero e indipendente. Reparti dall'esercito italiano costrinsero D'Annunzio e i suoi a lasciare la città.
  • Situazione difficilmente governabile

    I liberali al governo erano in difficoltà da un lato c'erano le forti pressioni dei Ceti conservatori dall'altro c'erano i partiti e i movimenti di massa. I liberali non riuscivano a far cessare il susseguirsi degli scioperi e delle manifestazioni in piazza.
  • Gli scioperi, la serrata, l'occupazione delle fabbriche

    Gli scioperi, la serrata, l'occupazione delle fabbriche
    Nelle grandi industrie del nord vi furono ondate di scioperi quasi senza interruzione. Gli industiali nell'agosto del 1920 con la serrata (chiusura delle fabbriche). Gli operai risposero con l'occupazione delle fabbriche e con questa ottennero l'aumento dei salari e la riduzione dell'orario lavorativo.
  • Nasce il partito comunista d'Italia

    Nasce il partito comunista d'Italia
    Un gruppo della sinistra socialista guidato da Antonio Gramsci e Amedeo Bordiga. I comunisti accusavano i dirigenti socialisti di limitarsi a mobilitare i lavoratori con vaghe promesse di rivoluzione. Il loro obbiettivo era organizzare un vero partito rivoluzionario prendendo come modello il partito bolscevico di Lenin e Trockij.
  • Appoggio al fascismo

    Appoggio al fascismo
    Mussolini era molto convincente e quindi molte persone aderirono al fascismo: ex combattenti, industriali, agrari, politici liberali e altri. Furono organizzate bande Armate chiamate squadre d'azione che facevano spedizioni punitive e non venivano fermate dalla polizia.
  • Mussolini e il partito fascista

    Mussolini e il partito fascista
    Nel 1921 il movimento dei Fasci di combattimento si trasformò in partito fascista. Il capo del partito fascista era Benito Mussolini (chiamato dai suoi seguaci il duce). Il programma del partito era piuttosto vago ma permetteva di far tornare all'ordine in Italia e dichiarava di proporsi al di sopra di ogni altro fine il bene della patria, i fascisti erano stile partiti Borghesi e i socialisti e i bolscevichi.
  • Marcia su Roma, inizia l'era fascista

    Marcia su Roma, inizia l'era fascista
    Mussolini nell'ottobre del 1922, in un momento di crisi politica, preparò un colpo di stato. I capi fascisti organizzarono una marcia su Roma per costringere il governo alle dimissioni. Da ogni parte d'Italia squadre in camicia nera si diressero verso Roma mentre Mussolini rimase a Milano, il re non fece niente temendo lo scoppio di una guerra civile e, dopo le dimissioni del Presidente del Governo, nominò Mussolini capo del governo. Il 1922 fu considerato come l'inizio di una nuova era.
  • Il regime e i giovani

    Il regime e  i giovani
    I giovani furono oggetto di attenzioni particolari da parte del regime, l'attività sportiva e l'istruzione dovevano formare una gioventù forte e guerriera, tutti i bambini e gli adolescenti furono inseriti nell' opera Nazionale balilla. Accanto allo studio i giovani dovevano partecipare ad attività che li preparavano alla vita militare. Le ragazze si preparavano alle mansioni alle quali erano destinate, secondo il fascismo, organizzatrici della casa e madri di famiglia.
  • Il regime e la scuola

    Il regime e la scuola
    Nella scuola fu introdotto il libro di testo unico, accuratamente controllato dal governo, così i giovani si abituavano a pensare nel modo che regime desiderava. Nel 1923 fu attuata la riforma del sistema scolastico e nel 1932 tutti gli insegnanti furono obbligati a iscriversi al partito e a giurare fedeltà al regime.
  • Elezioni

    Elezioni
    Nelle elezioni del 1924 la lista fascista ottenne la maggioranza. Il deputato socialista Matteotti, che aveva denunciato le illegalità elettorali, fu assassinato dai sicari del duce. I deputati dell'opposizione abbandonarono il Parlamento, il re Vittorio Emanuele III non prese posizione e appoggiò i metodi violenti del governo. Il fascismo si trasformò rapidamente in una dittatura
  • Leggi "fascistissime"

    Leggi "fascistissime"
    Furono promulgate alcune leggi che diedero tutto il potere a Mussolini, furono sciolti tutti i partiti e le associazioni sindacali. Fu eliminata la libertà di stampa, di parola e di associazione, gli oppositori furono mandati al confino e fu ripristinata la pena di morte. Venne istituito un tribunale speciale per giudicare i delitti contro lo stato, i dirigenti e i militanti dei partiti antifascisti furono perseguitati con ogni mezzo o incarcerati come Alcide De Gasperi e Antonio Gramsci.
  • La politica agraria

    La politica agraria del regime fascista fu contrassegnata da due importanti iniziative: con "la battaglia del grano", per la conquista della autosufficienza alimentare, vennero ampliate le superfici coltivate a frumento e migliorate le tecniche di coltivazione. Con la campagna della bonifica delle Regioni paludose furono bonificate molte terre come le paludi Pontine dove si trasferirono migliaia di braccianti e contadini da tutta Italia. La bonifica Pontina fu un successo del regime.
  • Regime totalitario

    Il regime fascista non manteneva solamente il controllo assoluto della vita pubblica ma anche di quella privata. Per imporre agli italiani l'ideologia fascista impose regole alla vita familiare, all'uso del tempo libero, all'educazione e alla cultura.
  • La politica economica del Fascismo

    Secondo Mussolini era necessario completare il processo di modernizzazione degli industria italiana iniziato durante l'età giolittiana. Occorreva meccanizzare l'agricoltura, dotare il paese di migliori infrastrutture e rendere più moderni i mezzi e gli armamenti dell'esercito, della marina, e dell'aviazione. Un altro obiettivo del Fascismo fu anche di ridurre la dipendenza dalle importazioni e favorire le merci di produzione italiana perciò furono imposti dazi sulle merci di importazione.
  • Carta del lavoro

    1927 fu emanata la carta del lavoro che indicava i principi che dovevano regolare i rapporti fra lavoratori e datori di lavoro, al posto dei sindacati vennero istituite le corporazioni, organizzazioni statali delle quali facevano parte sia datori di lavoro sia i lavoratori, che avevano il compito di risolvere di comune accordo gli eventuali conflitti.
  • Mussolini cambia le istituzioni dello stato

    Con la modifica allo Statuto Albertino sì stabili che il Governo era dei suoi atti di fronte al re in questo modo soltanto il re poteva costringerlo alle dimissioni, per affiancare il governo fu istituito il Gran Consiglio del Fascismo. Le squadre d'azione fasciste furono trasformate in un nuovo corpo di polizia, la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale che si affiancavano all'esercito. Nelle amministrazioni locali i sindaci furono sostituiti da podestà nominati dal governo.
  • La propaganda

    La propaganda
    Il governo fascista emanò leggi che soppressero la libertà di stampa, il ministero della cultura popolare dava istruzioni sul rilievo maggiore o minore da dare alle notizie. Per ottenere consenso Mussolini doveva mostrare pubblicamente di possedere le qualità dell'"uomo nuovo" fascista. Iniziò quindi un'intensa propaganda fatta con i più moderni mezzi di comunicazione che esaltò il fascismo il Duce e l'Ordine instaurato dal regime.
  • Il concordato con la chiesa cattolica

    Il concordato è un insieme di norme che regola i rapporti tra lo Stato italiano e la Città del Vaticano. La religione cattolica fu riconosciuta come unica religione dello Stato, il matrimonio religioso aveva validità anche civile. Fu introdotta nella scuola l'insegnamento della dottrina Cattolica. la Chiesa accettò di nominare solo vescovi che avessero il gradimento politico del governo e li impegnò a giurare fedeltà allo Stato. Mussolini considera il concordato un grande successo del regime.
  • I Patti Laterensi

    Mussolini cercò l'appoggio della chiesa consapevole del fatto che questa aveva grande influenza sulle masse. L'11 febbraio 1929 furono firmati I Patti Lateranensi con essi il pontefice riconosceva Roma capitale d'Italia e l'Italia cedeva alla chiesa un piccolo territorio intorno alla Basilica di San Pietro, la Città del Vaticano. Con i Patti Lateranensi il potere civile e quello religioso furono nuovamente associati
  • Guerra di Etiopia

    Per costruire un impero il regime decise di conquistare l'Etiopia, era una sfida al mondo intero perché l'Etiopia era uno Stato indipendente membro della Società delle Nazioni. Nel 1935 l'Italia dichiarò guerra all'Etiopia che fu facilmente sconfitta. Le truppe italiane entraro nella capitale Addis Abeba condotte dal Generale Badoglio. Il 9 maggio 1936 Mussolini annunciò la fondazione dell'Impero e il re Vittorio Emanuele III assunse il titolo di imperatore di Etiopia.
  • La Società delle Nazioni impone sanzioni economiche

    La Società delle Nazioni vietò agli Stati membri di commerciare con l'Italia, la propaganda del regime riuscì però a presentare Mussolini come un eroe che sfidava il mondo per la grandezza della patria. Per rispondere alle sanzioni fu intensificata la produzione agricola ed industriale e, in sostituzione di quelli con l'Inghilterra, furono stretti legami con la Germania, questi legami divennero in seguito sempre più forti fino a trasformarsi in un'alleanza militare.
  • Le leggi razziali

    L'avvicinamento alla Germania ebbe l'effetto di rafforzare una tendenza antiebraica, la campagna contro gli ebrei diretta dallo stesso Mussolini culminò in una serie di provvedimenti che colpirono duramente la comunità ebraica: le leggi razziali. Gli ebrei furono esclusi dalla vita pubblica e nel giro di pochi mesi furono privati della nazionalità italiana e del lavoro, furono costretti a nascondersi o a emigrare. Anche in Africa dove gli indigeni furono pesantemente discriminati