Storia del DNA

  • Friedrich Miescher iniziò a lavorare con i globuli bianchi

    Miescher prese il pus in cui sono contenuti molti globuli bianchi dalle bende dell'ospedale locale e lo mise in una soluzione salina. Quando aggiunse una soluzione alcalina alle cellule le cellule si ruppero e i nuclei precipitarono. Dai nuclei delle cellule poi isolò la nucleina.
  • Phoebus Levene scoprì il ribosio

  • Levene formulò l'ipotesi del tetranucleotide

    Levine ipotizzò che il DNA fosse un tetranucleotide costituito da una serie concatenata di quattro nucleotidi dove l'ordine era sempre lo stesso. Si aveva quindi la stessa quantità di citosina, adenina, timina e guanina.
  • Levene scoprì il desossiribosio

  • Erwin Chargaff capì che all'interno della struttura del DNA l'adenina si andava a unire alla timina mentre la guanina si andava a unire alla citosina

    Chargaff isolò il DNA di diversi organismi e misurò i livelli delle quattro basi azotate e notò che i livelli di adenina e timina erano simili e quelli di guanina e citosina erano simili.
  • Pauling scoprì l'esistenza della doppia elica

    Pauling utilizzò una nuova tecnica chiamata cristallografia a raggi x. Questa tecnica consiste in un flusso di raggi X che andando verso la sostanza cristallizzata e quindi contro i suoi atomi si disperde in diversi raggi. Successivamente Franklin e Wilkins fecero dei modelli di diffrazione dei raggi X del DNA individuando la doppia elica.
  • Pauling presentò una struttura del DNA sbagliata

    Pauling presentò una struttura del DNA in cui mise i gruppi fosfati all'interno delle eliche e le basi azotate all'esterno che però fu definita sbagliata da tutti. Questo perchè Pauling non aveva considerato che le cariche negative dei gruppi fosfati non potevano stare così vicine.
  • Watson e Crick pubblicarono il primo modello accurato della molecola di DNA

    Watson e Crick capirono che il DNA era costituito da due filamenti paralleli e che all'interno di questo doppio filamento si trovavano le basi azotate collegate tra loro attraverso legami a idrogeno nel modo che aveva intuito Chargaff (guanina e citosina con 3 legami ad idrogeno e adenina e timina con 2 legami ad idrogeno). Watson e Crick così pubblicarono sul giornale Nature un articolo di 900 parole in cui descrivevano la struttura del DNA