L'EVOLUZIONE DEL COMPUTER

By micis02
  • ANNI 50/60

    ANNI 50/60
    Nel 1950 venne realizzata la prima unità a nastro e venne concepita l'idea di interfaccia a schermo (che sarà però prodotto la prima volta solo nel 1965). ENIAC
  • ANNI 70/80

    ANNI 70/80
    Dai laboratori Xerox di Palo Alto nel 1970 nasce un progetto molto in avanti sui suoi tempi, che vedrà la prima luce due anni dopo, nel 1972: lo Xerox Alto. Prodotto dallo Xerox Palo Alto Research Center (Xerox PARC), è il primo computer nella storia ad essere dotato di un display bitmap a finestre con capacità di sovrapposizione, connesso alla prima stampante laser, collegato alla prima rete Ethernet in local area network (LAN), e dotato del primo linguaggio orientato ad oggetti: lo Smalltalk.
  • ANNI 80

    ANNI 80
    Il Sinclair ZX80 è un home computer costruito nel 1980 dalla Sinclair Research di Clive Sinclair basato sul microprocessore NEC ha un'importanza storica perché segnò il passaggio dei computer dal mondo hobbistico a quello dell'elettronica di consumo: prima di esso, infatti, i computer erano venduti o in kit di montaggio, economici ma difficili da assemblare per i non esperti, o come costose macchine professionali già pronte all'uso come il Commodore PET.
  • ANNI 90

    ANNI 90
    IBM PS/1 è una serie di modelli di home computer, creata da IBM nel 1990. Venne lanciata come linea economica destinata all'uso casalingo[1] rispetto alla più performante PS/2, con la quale, rispetto al precedente IBM PCjr, manteneva comunque la compatiblità a livello software.
    I primi modelli (il 2011 e il 2121) utilizzavano componenti proprietari IBM, mentre in quelli seguenti era utilizzato hardware più standard.
  • ANNI 2000

    ANNI 2000
    Il Cray X1 era un supercomputer vettoriale ad architettura NUMA prodotto da Cray Inc. fin dal 2003. L'X1 venne descritto come unificazione dell'architettura dei Cray T90, Cray SV1 e Cray T3E in un'unica macchina. L'X1 eredita dall'SV1 i processori multistreaming, la cache vettoriale e la tecnologia CMOS, dal T3E il sottosistema di memoria distribuita scalabile e dal T90 l'elevata banda della memoria e il raffreddamento a liquido.
  • IL FUTURO

    IL FUTURO
    Lo scenario più probabile è quello nel quale ci sarà lo sviluppo di dispositivi più piccoli e facilmente indossabili che non siano un peso e che possano, addirittura, passare quasi inosservati.
    Parliamo ad esempio di occhiali o perché no di lenti a contatto da indossare a proprio piacimento in modo da lavorare, studiare o effettuare ricerche in totale privacy. C’è chi ipotizza addirittura l’utilizzo di impianti cerebrali.