Dall'Età Preistorica fino a Ambrogio Lorenzetti

By aqasha
  • 35,000 BCE

    Grotta Chauvet

    Grotta Chauvet
    Nella Grotta Chauvet, in Francia meridionale, gli animali dipinti sono di grande suggestione visiva e testimoniano un uso della pittura con chiare finalità magico-propiziatorie. Per l'uomo primitivo, infatti, raffigurare uno o più animali significava cercare di impadronirsene.
    I colori, sempre di tonalità calda, vengono inizialmente stesi con le dita e in seguito con pennelli di legno o di penne d'uccello.
  • Period: 35,000 BCE to 10,000 BCE

    Paleolitico

    Nel paleolitico risalgono le prime forme di rappresentazione. Il loro significato va ricercato all'interno della magia e dei riti propiziatori.
  • 24,000 BCE

    Veneri Preistoriche

    Veneri Preistoriche
    La caratteristica delle veneri preistoriche sta nell'esagerata accentuazione di alcuni parti del corpo della donna e nelle quasi inesistenza di qualsiasi altro particolare, come il volto, le mani o i piedi. Inoltre queste statuette avevano un significato magico-propiziatorio: rappresentano la fertilità.
  • 12,000 BCE

    Grotta di Altamira

    Grotta di Altamira
    Nella grotta di Altamira, realtà e rappresentazione finiscono per coincidere e ogni animale dipinto o graffito corrisponde a un animale abbattuto.
  • 5000 BCE

    Menhir

    Menhir
    A partire dal V millennio a.C., in Europa ci fu una diffusione dei megalitici. Il menhir sono gigantesche pietre, costituite in un monolite, cioè in un enorme blocco di pietra conficcato nel suolo e sagomato in modo da assumere una forma aguzza e slanciata. Spesso sono collocati in lunghe file
  • Period: 4000 BCE to 3500 BCE

    Sumeri

    I Sumeri sono i fondatori delle prime grandi città, che sono cinte da mura rafforzate da numerose torri. Le città numeriche sono delle città-stato, ciascuna autonoma e indipendente.
  • Period: 4000 BCE to 700 BCE

    Assiri

    Gli Assiri sono presenti in Mesopotamia fin dall'epoca sumerica, ma è solo verso il 110 a.C. che riescono a fondare un proprio Stato con capitale Assur.
  • Period: 4000 BCE to 1500 BCE

    Babilonesi

    La civiltà babilonese prende il nome dalla città di Babilonia .
  • 3007 BCE

    Mastabe

    Mastabe
    Le mastabe erano usate inizialmente per la sepoltura dei faraoni e dei loro familiari, però, quando iniziò a diffondersi la costruzione delle piramidi furono riservate ai dignitari di corte: nobili, scribi e sacerdoti.
    La mastaba si compone di due parti: la prima parte, sotterranea, è costituita da un sepolcreto scavato in fondo a un pozzo, mentre la seconda parte, in superficie, ha la funzione di chiudere per l'eternità il pozzo di accesso al sepolcreto.
  • Period: 3007 BCE to 30 BCE

    Egizi

    La civiltà egizia nasce e si sviluppa lungo il Nilo, che per gli Egizi ha rappresentato la principale fonte di vita e di ricchezza.
    La storia egizia è scandita in base alle trentuno dinastie di faraoni, determinando tre grandi periodi di splendore artistico e culturale:
    - l'Antico Regno o Età delle piramidi;
    - il Medio Regno o Primo impero tebano;
    - il Nuovo Regno o età dei templi.
  • Period: 3000 BCE to 1000 BCE

    Cretesi

    La società cretese, detta anche minoica dal nome del suo re Minosse, viene a contatto con le popolazioni del continente che l'avrebbero sottomessa.
    La civiltà cretese viene suddivisa dagli storici in quattro periodi:
    - Periodo prepalaziale o precedente alla costruzione dei palazzi;
    - Periodo protopalaziale o dei primi palazzi;
    - Periodo neopalaziale o dei nuovi palazzi;
    - Periodo postpalaziale o successivo ai palazzi.
  • 2650 BCE

    Piramide di Djoser

    Piramide di Djoser
    Inizialmente le piramidi sono sovrapposizioni di più mastabe una sull'altra. La più antica è la piramide del faraone Djoser. Essa, formata da sei enormi piattaforme, è realizzata con blocchi di pietra calcarea squadrati e allineati in filari sovrapposti leggermente scarpati. Il sepolcreto e le camera per la vita ultraterrena del defunto si trovano sottoterra.
  • 2600 BCE

    Statuetta votiva

    Statuetta votiva
    Le statuette votive, offerte alle divinità per esprimere devozione e ringraziamento, raffiguranti divinità antropomorfe, cioè con sembianze umane, personaggi regali o fedeli intenti alla preghiera.
    Non avevano l'obiettivo di rappresentare la realtà, ma interessava rappresentare il suo suolo, dio, re, sacerdote, fedele.
  • 2585 BCE

    Piramide di Cheope

    Piramide di Cheope
    La più grande e celebre piramide egizia a facce lisce è quella che il faraone Cheope si fece costruire sull'altopiano di Giza. Nei suoi pressi sorgono anche le piramidi del figlio Chefren e del nipote MIcerino, dando origine alla necropoli d'Egitto.
    Il rivestimento era in lastre di calcare bianco, mentre il grosso della costruzione è in pietra calcare locale.
    La cella funeraria del faraone Cheope è posta non alla base, ma al centro della costruzione.
  • 2550 BCE

    Sfinge

    Sfinge
    La Sfinge di Giza, posta a guardia della piramide simbolica della piramide di Chefren, rappresenta un essere con il corpo di leone accovacciato e la testa umana. Questa, forse simbolicamente ispirata al volto delle stesso faraone Chefren, è rivolta verso al sole nascente.
  • 2520 BCE

    Micerino e la moglie Khamerer-Nebti

    Micerino e la moglie Khamerer-Nebti
    • il faraone è in posizione stante con il busto frontale e la gamba sinistra avanzata; il capo è eretto e acconciato con il nemes, copricapo indossato dai faraoni; le braccia sono stese lungo i fianchi; i pugni stringono due scettri, corti bastoni simbolo del potere regale.
    • la regina, anch'essa stante, più bassa di statura e minuta, ha invece i piedi uniti e indossa un lungo kalasiris. Ella abbraccia il marito appoggiando la propria mano sinistra sul braccio sinistro del consorte.
  • 2450 BCE

    Bassorilievi dei Sumeri

    Bassorilievi dei Sumeri
    I Sumeri realizzano bassorilievi che rappresentano scene di guerra e di animali. Tale tecnica consiste nell'incidere una lastra di pietra in modo che la parte figurati abbia un certo rilievo rispetto al fondo.
    Nella ''Stele degli avvoltoi'' è raffigurato il re di Lagash, Eannatum, che marcia alla testa del suo potente esercito contro la città nemica di Umma.
  • 2200 BCE

    Ziggurat

    Ziggurat
    Le ziggurat sono costituite da più piattaforme sovrapposte, ciascuna accessibile mediante rampe e scalinate esterne. Alla sommità della ziggurat si trova la cella del tempio, contenente le statue degli dei, mentre sulle piattaforme sottostanti sono presenti sale di rappresentazione, luoghi di riunione e di culto e al piano terreno botteghe e magazzini.
    Una delle ziggurat i cui resti si sono meglio conservati è quella costruita in onore di Nanna, il dio della Luna, nella città di Ur.
  • 2000 BCE

    Dolmen

    Dolmen
    I dolmen sono costruzioni megalitiche costituite da due o più elementi monolitici verticali aventi funzione di pareti sulle quali viene appoggiato orizzontalmente un enorme lastrone di pietra, detto architrave.
  • 1800 BCE

    Cromlech

    Cromlech
    Il cromlech consiste in un doppio recinto di menhir verticali a loro volta sormontati da architravi disposti a formare una sorta di duplice, gigantesco cerchio. All'interno del cromlech si innalzano cinque dolmen disposti a ''U''.
    Il cromlech famoso è quello di Stonehenge, presso Salisbury.
  • 1760 BCE

    Stele di Hammurapi

    Stele di Hammurapi
    La Stele di Hammurapi è un blocco di basalto sul quale il re Hammurapi fece incidere sul fronte e sul retro 282 leggi in caratteri cuneiformi. Solo la zona frontale superiore è decorata con un bassorilievo in cui lo stesso re, in piedi sulla sinistra, si è fatto raffigurare nell'atto di ricevere simbolicamente le leggi da Shamash, il dio del sole, patrono della giustizia e trionfatore sulle tenebre.
  • 1700 BCE

    Nuraghi

    Nuraghi
    I nuraghi sono costruzioni megalitiche di forma tronco-conica aventi un unico ingresso, a Est o a Sud. All'interno possono esservi anche diversi locali, collocati su uno o più piani e collegati mediante scale di legno o gradini.
    Gli enormi massi squadrati sono sovrapposti in modo aggettante, cioè sporgente, verso l'interno, al fine di formare una specie di cupola.
    La diffusione dei nuraghi è però limitata solo a Sardegna.
  • 1700 BCE

    Palazzo di Cnosso

    Palazzo di Cnosso
    Attorno al palazzo di Cnosso, si dispongono le abitazioni private. La Sala del trono si affacciava sulla grande corte centrale, mentre una sala a pilastri era riservata alle cerimonie religiose. Stretti corridoi venivano usati per le processioni, mentre l'ampia superficie esterna a gradinate era destinata a riti religiosi o a ospitare varie rappresentazioni. Le colonne erano sormontate da capitelli a toro e si poggiavano su una base di pietra a sezione circolare.
  • 1700 BCE

    Gioco del toro

    Gioco del toro
    La scena con il Gioco del toro mostra, su uno fondo turchese monocromo, due fanciulle e un giovinetto intenti a cimentarsi nello sport, quello del salto acrobatico sul toro. Le posizioni che i giovani assumono rivelano, come in una sequenza cinematografica, i tre momenti del gioco, consistente nell'afferrare il toro per le corna, eseguire su di esso un doppio salto mortale, ricadere a terra restando in posizione verticale.
  • 1600 BCE

    Tazza da Vafiò

    Tazza da Vafiò
    La tazza d'oro, proveniente dalla tomba di Vafiò in Laconia, presenta la parte esterna decorata con scene a sbalzo rappresentanti la cattura di alcuni tori, mentre l'interno è rivestito di una lamina liscia. Un toro carica a testa bassa due cacciatori uno dei quali, travolto, cade a terra, mentre, l'altro, infilzato dalle corna, viene lanciato in aria.
  • 1600 BCE

    Maschera di Agamennone

    Maschera di Agamennone
    Nella Maschera di Agamennone, una linea incavata sottolinea le palpebre chiuse. La barba e i baffi dalla linea ondulata nobilitano il personaggio raffigurato.
  • 1500 BCE

    Dea dei serpenti

    Dea dei serpenti
    La maggior parte delle Dee dei serpenti sono state rinvenute nei Depositi del Tempio, a Cnosso. Tutte indossano il tipico abito a falde ricadenti, bloccato sui fianchi da un elemento a sella realizzato in stoffa pesante. Uno stretto corpetto, che assomiglia la vita, comprime e lascia scoperti i seni. La statuetta ha le braccia allargate e stringe tra le mani dei serpenti, mentre un gatto le sormonta la testa.
  • 1500 BCE

    Tesoro di Atreo

    Tesoro di Atreo
    Il Tesoro di Atreo, noto anche come Tomba di Agamennone, è situata a Micene.
    L'edificio si compone di un corridoio le cui pareti di contenimento, formate da blocchi di pietra a filari orizzontali, crescono d'altezza man mano che ci si avvicina alla tholos. L'accesso avviene tramite un'ampia apertura di forma leggermente trapezoidale , sormontata da un architrave monolitico.
    La tholos è una sala circolare decorate con rosette di bronzo. La camera sepolcrale è, però, quadrangolare.
  • 1400 BCE

    Porta dei Leoni

    Porta dei Leoni
    La porta dei Leoni è costituita da una soglia, da due stipiti e da un massiccio architrave sovrastato da un grande rilievo. In esso sono rappresentate due leonesse rampanti, che poggiano le loro zampe anteriori sulla base di una colonna di tipo minoico. Esse rappresentavano simbolicamente sia la potenza delle mura sia quella della città posta sotto la loro protezione.
  • 1350 BCE

    Tempio di Amon a Karnak

    Tempio di Amon a Karnak
    Il tempio divino grandioso è quello dedicato ad Amon.
    L'accesso al tempio avviene dal viale delle Sfingi,.
    un lungo percorso fiancheggiato da quaranta monumentali sfingi in pietra con il corpo di leone accovacciato e la testa di ariete.
    Nel colossale pilone d'ingresso, si apre la porta trionfale che immette nel cortile colonnato maggiore, di forma rettangolare. Esso è percorso da due file di colonne monumentali che indirizzano verso il portale di un secondo pilone.
  • 1348 BCE

    Ritratti di Akhenaton

    Ritratti di Akhenaton
    Akhenaton si fa sempre rappresentare con una nuca pronunciata, larghi occhi a mandorla, naso lungo e sottile, labbra carnose, mento rotondo e sporgente.
  • 1340 BCE

    Busto della regina Nefertiti

    Busto della regina Nefertiti
    Nefertiti fu sposa del faraone Akhenaton, che dedicò tutta la vita al culto monoteista di Aton, incarnato nel disco del sole, venendo così ritenuto eretico dai seguaci di tutte le altre divinità egizie. La regina doveva essere una donna di straordinaria bellezza. Il suo ritratto, infatti, rivela un volto raffinato e austero, al quale il lunghissimo collo conferisce nel contempo dolcezza e regalità.
  • 1325 BCE

    Maschera funeraria di Tutankhamon

    Maschera funeraria di Tutankhamon
    La Maschera funeraria di Tutankhamon è del giovane faraone morto dopo appena nove anni di regno. La sua notorietà è legata al fatto che la sua tomba è stata rinvenuta intatta e non saccheggiata.
    La maschera, collocata sopra la testa della mummia al fine di potersi presentare più degnamente al giudizio degli dei, è realizzata in oro con preziosi inserti di quarzo, lapislazzuli, smalti colorati e altre pietre dure.
  • 1260 BCE

    Ramesseum

    Ramesseum
    Il Ramesseum è un imponente tempio funerario dedicato a Ramses II, uno dei faraoni più famosi e potenti.
  • Period: 1200 BCE to 31 BCE

    Greci

    La storia dell'arte greca viene divisa in quattro grandi periodi:
    - Periodo fi formazione o geometrico;
    - Periodo arcaico;
    - Periodo classico o Età dell'oro;
    - Periodo ellenistico.
  • 858 BCE

    Porte del Palazzo di Balawat

    Porte del Palazzo di Balawat
    Le porte lignee del Palazzo reale di Balawat, volute dal sovrano Salmanassar III, erano costituite da due gigantesche ante realizzate in legno di cedro e rinforzate da 16 fasce orizzontali in bronzo decorate con rilievi che narrano le imprese guerresche del re.
    In ciascun pannello la descrizione di soldati, cavalli, carri da guerra ed elementi di paesaggio è minuziosa e particolareggiata.
    Molti dei pannelli bronzei sono oggi conservati al British Museum di Londra.
  • 800 BCE

    Etruschi

    Tra VIII e VII secolo a.C., gli Etruschi affermano il proprio predominio nel cuore della penisola italica.
    Gli Etruschi sono i primi, fra le popolazioni italiche, a sviluppare una cultura urbana. Ogni città etrusca, pur configurandosi come una città.stato dotata di una propria autonomia politica, militare e legislativa, è governata da un re.
    Gli Etruschi elaborano anche una dottrina religiosa di grande complessità, incentrata su una visione fortemente angosciosa della morte.
  • 760 BCE

    Anfora funeraria del lamento funebre

    Anfora funeraria del lamento funebre
    L'Anfora funeraria del lamento funebre è un'anfora del tipo a collo distinto, cosiddetta in quanto la lunga imboccatura si connette al corpo in modo netto, senza raccordi curvi.
    La decorazione consiste in sessantacinque fasce sovrapposte dipinte a motivi geometrici. Esse percorrono tutta la circonferenza del vaso e hanno spessore diverso a seconda della loro posizione: più spesse quelle in corrispondenza del collo e delle anse, sottili quelle in prossimità della bocca, delle spalle e del piede.
  • 710 BCE

    Bassorilievi degli Assiri

    Bassorilievi degli Assiri
    Nei bassorilievi, le tecniche rappresentative sono raffinate in quanto l'uso di scalpelli di ferro, metallo che gli Assiri impararono a lavorare prima di altri popoli mesopotamici, consente una finezza di incisione irrealizzabile con i normali utensili di bronzo.
    Nel bassorilievo di alabastro calcareo proveniente dal palazzo di Sargon II, che mostra un servitore che conduce quattro cavalli.
  • 700 BCE

    Ordine dorico

    Ordine dorico
    Il fusto dorico non è liscio, ma scanalato, in quanto tutta la sua superficie è percorsa verticalmente da un determinato numero di scanalature realizzate scolpendo i rocchi dopo averli sagomati e sovrapposti. Queste scanalature hanno forma semicilindrica e sono accostate l'una di seguito all'altra. Il capitello è formato da due elementi sovrapposti chiamati echino e abaco.
  • 610 BCE

    Kleobi e Bitone

    Kleobi e Bitone
    Narra Erodoto che i fratelli Kleobi e Bitone, figli di Cidippe, una sacerdotessa della dea Her, per consentire alla madre di arrivare puntualmente al tempio di Argo, in occasione di una festività, si sostituirono ai buoi, non ancora pronti, e trascinarono il pesante carro di Cidippe. La sacerdotessa, riconoscente, pregò Hera affinché ricompensasse tale impresa e la dea, commossa dal generoso gesto dei due giovani, li fece sprofondare in un sonno piacevole ed eterno.
  • 600 BCE

    Ordine ionico

    Ordine ionico
    Nell'ordine ionico la colonna si compone di tre elementi: la base, il fusto e il capitello.
    Mentre fusto e capitello sono già presenti nell'ordine dorico, la base compare per la prima volta in quello ionico. La base attica si compone di tre elementi sovrapposti a pianta circolare.
    L'elemento che più di ogni altro distingue e identifica l'ordine ionico è il capitello. Esso è composto da un piccolo echino convesso decorato a ovoli e dardi, da due morbide volute e da un sovrastante abaco.
  • 600 BCE

    Porta di Ishtar

    Porta di Ishtar
    L'accesso a Nuova Babilonia veniva garantito da nove porte monumentali, la più importante è quella di Ishtar.
    La porta di Ishtar è esternamente rivestita da mattonelle di ceramica invetriata di color azzurro intenso, sulle quali risalgono le figure decorative in rilievo di vari animali mostruosi, aventi la funzione simbolica di proteggere l'ingresso della città.
    Oggi la struttura si trova al Pergamonmuseum di Berlino.
  • 590 BCE

    Kouros

    Kouros
    Il kouros è un giovane uomo nudo. La nudità ha la funzione di far risaltare il corpo attraverso il quale si esprimono sia le qualità fisiche sia quelle intellettive.
    Il kouros è raffigurato con:
    - la testa eretta;
    - le braccia convenzionalmente stese lungo i fianchi;
    - i pugni serrati;
    - la gamba sinistra leggermente avanzata, quasi ad accennare un passo.
  • 570 BCE

    Moschophoros

    Moschophoros
    Il Moschophoros è un kouros che porta un vitellino sulle spalle reggendole per le zampe e rappresenta un uomo nell'atto di recare al tempio la propria offerta o di ritirare il premio conquistato in una gara. Le braccia dell'uomo e le zampe dell'animale si incrociano generando una X. Il Moschophoros non è completamente nudo, il giovane, infatti, indossa la chiana, il tipico mantello che i Greci portavano sopra il chitone.
  • 570 BCE

    Hera di Samo

    Hera di Samo
    La Hera di Samo è la dea Hera o una fanciulla che reca offerte al tempio. La statua è cilindrica e in posizione stante, con il chitone di lino, che si allarga a campana, lasciando spazio al sporgere delle dita dei piedi nudi e uniti. Il braccio destro è steso lungo al fianco, con la mano, serrata a pugno, che traspare attraverso il sottile tessuto della veste. Il braccio sinistro, invece, doveva essere rappresentato nell'atto di sorreggere un dono o forse le chiavi metalliche del tempio di Hera.
  • 550 BCE

    Exechias

    Exechias
    Su un lato, si vede Achille durante la guerra di Troia che sta trafiggendo alla gola Pentesilea, regina guerriera delle Amazzoni. Egli indossa un'armatura a protezione del busto e un elmo. La donna, invece, costretta in ginocchio, ha il volto scoperto e tenta di reagire all'assalto.
    Sull'altro lato, invece, ci sono Dioniso, rivestito di un lungo chitone, e il figlio Oinopion. Il dio dell'ebrezza reca nella mano sinistra dei traici di vite e nella destra stringe un kantharos che porge al figlio.
  • 550 BCE

    Kouros di Milo

    Kouros di Milo
    La testa del kouros di Milo è più gracile e le membra mostrano un modellato più morbido e meno squadrato. Il volto è privo di barba e i capelli sono acconciati in modo da formare lunghe treccioline che ricadono dietro le spalle. Le labbra appaiono dischiuse nel consueto sorriso.
  • 550 BCE

    Kore

    Kore
    La kore è una giovane donna vestita con un lungo chitone e un himation. La veste ha la funzione di indicare il ruolo della donna nella società greca: essa era moglie e madre.
    La kore è raffigurata con:
    - la testa eretta;
    - i piedi uniti;
    - un braccio steso lungo il fianco a reggere la veste e l'latro ripiegato sul petto in atto di recare un vaso o un piatto con delle offerte.
  • 530 BCE

    Tomba delle Leonesse

    Tomba delle Leonesse
    La Tomba delle Leonesse consiste in una semplice camera ipogea di forma quadrata. Essa deve il nome a due leonesse dipinte con grande vivacità in corrispondenza del timpano della parete di fondo. Particolare rilievo assumono i due danzatori affrescati sul limite destro di questa parete. Quello di destra, è colto nell'atto di slanciare la gamba destra in un passo di danza.
  • 530 BCE

    Tomba del Bronzetto dell'Offerente

    Tomba del Bronzetto dell'Offerente
    La costruzione della Tomba del Bronzetto dell'Offerente ha pianta rettangolare e presenta una caratteristica copertura in lastre monolitiche di panchina, inclinate a doppio spiovente e originariamente decorate con antefisse e acroteri fittili.
  • 515 BCE

    Euphronios

    Euphronios
    L'Euphronios si articola su tre registri. La narrazione, posta nel registro centrale, occupa più della metà della superficie a disposizione. Quello superiore presenta palmette verticali inscritte in rametti sagomati a forma di cuore; quello inferiore ha ornamenti differenti sulle due facce.
    La scena del lato principale mostra l'eroe troiano Sarpedonte che, dopo esser stato ucciso in battaglia, viene trasportato verso una sepoltura dal Sonno e dalla Morte.
  • 500 BCE

    Ordine corinzio

    Ordine corinzio
    La base della colonna corinzia riprende quella ionica-attica, ma è rialzata mediante l'adozione di un plinto, soluzione già presente in alcune basi dello stesso ordine ionico.
    L'elemento che caratterizza l'ordine corinzio è il capitello, composto da un nucleo a forma di tronco di cono, chiamata calato. Attorno a esso si dispongo delle foglie stilizzate di acanto organizzate su due livelli in relazione all'altezza: quelle basse formano la prima corona e quelle alte la seconda corona.
  • 500 BCE

    Lupa Capitolina

    Lupa Capitolina
    La Lupa Capitolina raffigura il feroce animale con le zampe ben piantate sul suolo e il muso voltato verso la propria sinistra. Le fauci semiaperte, le orecchie dritte, la slanciata magrezza del torace, le mammelle appuntite, gli ispidi ciuffi di pelo intorno al collo, i tendini tesi delle zampe restituiscono un effetto di vivacità.
    I gemelli in atto di farsi allattare, seconda la leggenda di Romolo e Remo, sono un'aggiunta del XV secolo.
  • 447 BCE

    Partenone

    Partenone
    Il Partenone è dedicato ad Athena Vergine. Il naos è diviso in tre navate da due file di colonne doriche; ciascuna fila è formata dalla sovrapposizione di colonne di due diverse dimensioni, più alte quelle inferiori, più basse quelle superiori. Sul lato Ovest un ulteriore doppio ordine di colonne legava la fila di destra con quella sinistra.
    Sul lato posteriore del naos si apre un altro ambiente, il parthenon, coperto da un soffitto a cassettoni retto da quattro colonne ioniche.
  • 350 BCE

    Pothos

    Pothos
    La statua di Pothos, divinità minore che impersonifica una delle tre forme del sentimento amoroso, cioè il languore verso l'amore lontano. La divinità, colta in un molle abbandono, è totalmente inclinata su un lato; ha le gambe incrociate, il busto lasciato andare verso sinistra, le braccia sollevate e appoggiate a un sostegno esterno costituito da un mantello pieghettato che, in basso, è fronteggiato da un'oca simbolica. Un tempo il braccio destro stringeva un tirso dionisiaco.
  • 338 BCE

    Teatro di Dioniso

    Teatro di Dioniso
    Il Teatro di Dioniso è appoggiato al pendio naturale della collina la cui sommità è occupata dai luoghi sacri dell'Acropoli.
    Il teatro era il luogo all'aperto in cui si svolgevano le rappresentazioni teatrali, commedie e tragedie.
    Il teatro nasce e si sviluppa attorno a uno spazio circolare, l'orchestra, luogo destinato al coro che accompagnava l'azione teatrale con danze, canti e recitazioni, muovendosi intorno a un altare.
  • 335 BCE

    Menade danzate

    Menade danzate
    Skopas di Paro è colui che scolpisce il piccolo busto della Menade danzante di Dresda. Egli mostra un corpo che, in preda ai furori dionisiaci e alla danza sfrenata e spasmodica, è scosso da un movimento che conferisce alla scultura una vitalità quasi selvaggia. La testa è rovesciata furiosamente all'indietro e piegata di lato. Le orbite profonde degli occhi, lo sguardo perso verso l'alto, le labbra carnose e dischiuse.
  • 300 BCE

    Ordine tuscanico

    Ordine tuscanico
    Le colonne etrusche, appartenenti all'ordine tuscanico, sono di legno, prive di scanalature e anche vivacemente colorate. Esse poggiano su una base che è in genere formata da un semplice plinto a pianta circolare sormontato da un toro della medesima altezza. Il fusto, pur essendo rastremato verso l'alto, risulta privo di entasi.
    L'abaco è a sua volta sormontato dalle travi lignee che costituiscono la trabeazione.
  • 300 BCE

    Stamnos con Athena, Achille e Troilo

    Stamnos con Athena, Achille e Troilo
    Al centro del stamnos siede la dea Athena, con ai piedi uno scudo visto di scorcio. Alle sue spalle vi è Achille, in posizione stante, con l'elmo sul capo, nell'atto di impugnare la lancia con la mano destra e di reggere lo scudo da battaglia con la sinistra. La dea volge in modo eloquente il capo verso l'eroe greco indicandogli con la mano destra la presenza di Troilo, sul lato opposto del vaso, affinché possa coglierlo di sorpresa e ucciderlo.
  • 300 BCE

    Porta all'Arco di Volterra

    Porta all'Arco di Volterra
    La Porta all'Arco di Volterra è stata realizzata in giganteschi blocchi di tufo sovrapposti a secco, essa si inserisce nella preesistente cinta muraria in panchina, una caratteristica pietra calcarea del luogo. Verso l'esterno tre teste scolpite nella pietra sottolineano la chiave di volta e le imposte dell'arco. Esse rappresentano divinità protettici o sono forse ricollegabili alla truce usanza orientale di esporre le teste mozzate dei comandanti nemici.
  • 300 BCE

    1. Stile strutturale o a incrostazione

    1. Stile strutturale o a incrostazione
    Il primo stile imita un rivestimento in lastre di marmo pregiato di specie diverse. Le lastre sono simulate modellando dello stucco e poi venivano colorate.
    Inizialmente il suo impiego è limitato ad abitazioni modeste per evitare l'elevata spesa dei marmi. Successivamente, però, la modellazione dell'intonaco fu abbandonata perché era sufficiente anche la sola pittura per imitare, dandone una perfetta illusione, una lastra in aggetto.
    Un esempio ne si trova nella Casa di Sallustio a Pompei.
  • Period: 300 BCE to 79

    Pittura

    Il primo genere di pittura che si sviluppò a Roma fu quella trionfale, cioè destinata a illustrare le imprese vittoriose dei suoi condottieri.
    Molto di ciò che oggi si conosce della pittura romana lo si deve, però, a Pompei e ad Ercole.
    La pittura pompeiana e romana viene suddivisa in quattro stili:
    1. stile strutturale o a incrostazione;
    2. stile dell'architettura in prospettiva o architettonico;
    3. stile della parete reale o ornamentale;
    4. stile fantastico o dell'illusionismo prospettico.
  • 101 BCE

    Roma

    La produzione artistica romana iniziò tardi. Infatti, almeno fino all'età imperiale, I secolo a.C., è difficile identificare una vera e propria arte romana, anche se a Roma fin dai tempi antichi erano già presenti oggetti d'arte, ma si trattava di opere sia di importazione dai popoli vicini sia prodotte a Roma da artisti formatisi altrove. I Romani, però, ebbero sempre con l'arte un rapporto ''problematico'' perché essi erano più interessati alle questioni concrete che a quelle astratte.
  • 100 BCE

    Arco

    Arco
    L'arco è una struttura architettonica composta da un insieme di elementi di pietra sagomata, detti conci; quello situato nella parte più elevata dell'arco è detto concio di chiave, concio di chiusura o serraglia. Le linee radiali che separano i conci si dicono giunti. Il piano orizzontale da cui si comincia a costruire l'arco si chiama piano di imposta, mentre le linee curve che in basso e in alto delimitano l'arco sono dette intradosso, all'interno, ed estradosso, all'esterno.
  • 100 BCE

    Volta

    Volta
    La volta è un sistema di copertura che si basa sul principio dell'arco, poiché risulta composta da tanti conci affiancati che trasmettono alle murature che le sostengono, imposte, il peso proprio e quello di tutto quanto sta loro sopra.
    Le volte impiegate dai Romani furono quella a botte, quelle anulari, quelle a crociera e quella padiglione.
  • 100 BCE

    Cupola

    Cupola
    La cupola emisferica, una vera e propria invenzione romana, geometricamente è una superficie detta di rotazione, in quanto viene generata facendo ruotare un semicerchio attorno al proprio asse verticale.
    Il materiale che i Romani impiegarono molto nella costruzione delle volte e delle cupole fu il calcestruzzo, ottenuto unendo alla malta la ghiaia o piccole scaglie irregolari di pietra o di mattone.
  • 100 BCE

    2. Stile dell'architettura in prospettiva o architettonico

    2. Stile dell'architettura in prospettiva o architettonico
    Il secondo stile simula nelle pareti delle architetture prospettiche che dilatano lo spazio. Le architetture dipinte possono inquadrare delle figure o lasciar intravedere ulteriori spazi costruiti. Si tratta a volte di visioni parziali di città, di porticati, di paesaggi. Un'altra caratteristica è che le architetture sono sempre credibili, non vi è cioè nulla di fantasioso, di sproporzionato o di impossibile da realizzare.
    Uno dei tanti esempio ne è la ''Villa dei misteri'' a Pompei.
  • 30 BCE

    3. Stile della parete reale o ornamentale

    3. Stile della parete reale o ornamentale
    Il terzo stile, di configura come ornamentale. Le architetture diventano simili a giocattoli delicati: esili colonne sorreggono improbabili timpani vegetali, mentre fiocchi, nastri ed elementi naturalistici sono impiegati in grande quantità.
    Le pareti vengono dipinte a tinta unita con larghe campiture verdi e azzurre, che affiancano i tradizionali colori nero, rosso e giallo.
    Un esempio ne è la ''Villa di Livia a Prima Porta''.
  • 27 BCE

    Arco di Augusto a Rimini

    Arco di Augusto a Rimini
    Per Augusto vennero eretti ben diciassette archi di trionfo, tra cui l'Arco di Rimini. Il monumento, concepito anche come porta della città di Rimini, consiste in un solo fornice, cioè grande apertura coperta a volta, praticabile e destinata al transito.
  • 27 BCE

    Augusto di Prima Porta

    Augusto di Prima Porta
    Augusto di Prima Porta è una copia in marmo di un originale bronzeo e originariamente era dipinto a vivaci colori.
    Colui che si ergeva protettore della tradizione e della moralità non poteva essere nudo come un eroe greco o un guerriero. Fu così che al corpo del principe venne apposta una corazza, però aderente, in modo da rivelare comunque il disegno anatomico del busto, con i muscoli pettorali ben pronunciati. Il mantello militare cinge i fianchi di Augusto ricadendo dal braccio sinistro.
  • 10 BCE

    Statua Barberini

    Statua Barberini
    Nella Statua Barberini viene raffigurato un patrizio, con indosso una toga dal ricco e complesso panneggio e nelle mani i busti- ritratto di due suoi antenati. La rassomiglianza dei due volti è evidente. Essi, infatti, hanno la stessa fronte alta, il medesimo volto pieno, uguali labbra serrate e sottili, simili rughe naso - guanciali pronunciate. Quindi la Statua Barberini sta a testimoniare tre diverse generazioni di una stessa famiglia.
  • 9 BCE

    Ara Pacis

    Ara Pacis
    L'Ara Pacis è uno dei importanti rilievi storico - celebrativi. La costruzione di essa venne decretata dal Senato nel 13 a.C. per celebrare il ritorno vittorioso di Augusto dalla Spagna e dalla Gallia, che aveva avuto come esito la pace dell'impero. L'opera, però, venne dedicata solo nel 9 a.C.
    L'Ara Pacis è realizzato in marmo e originariamente fu dipinto. L'altare è costituito da un recinto pressoché quadrato posto su un basso podio e avente due accessi, uno solo dei quali dotato di gradinata.
  • 50

    4. Stile fantastico o dell'illusionismo prospettico

    4. Stile fantastico o dell'illusionismo prospettico
    Il quarto stile si serve di prospettive architettoniche e di decorazioni del tipo di quelle del terzo stile, ma in maniera del tutto fantasiosa. Inoltre le architetture sono estremamente teatrali: la prospettiva è virtuosistica, complessa e moltiplicata in profondità. Le vedute sono più difficili da dipingere, la decorazione è sovrabbondante. In tal modo le pareti delle stanze sono dilatate artificiosamente all'infinito.
    Uno dei esempi ne è la ''Casa dei Vettii'' a Pompei.
  • 70

    Colosseo

    Colosseo
    Il Colosseo, in massima parte costruito con tufo e laterizi, è rivestito sia esternamente sia internamente in pregiato travertino. Le strutture voltate, invece, sono tutte realizzate in cemento.
    La faccia esterna si compone di quattro piani. I tre inferiori sono costituiti da una successione di 80 arcate su pilastri per ciascun livello; ognuno di esse, al piano terreno, consentiva l'accesso ai vari settori dell'immensa cavea interna. Nei piani superiori le arcate inquadravano delle statue.
  • 110

    Colonna Traiana

    Colonna Traiana
    La Colonna Traiana venne eretta nel Foro di Traiano per celebrare le due campagne vittoriose dell'imperatore in Dacia.
    In origine la colonna, stretta fra vari edifici monumentali, era circondata da una stretta peristasi di colonne corinzie che aveva un'altezza tale da consentire la visione della sola parte basamentale e di un breve tratto del fusto.
    La colonna di origine tuscanico, è composto da un toro ornato di foglie di alloro, da un fusto da 17 rocchi di marmo e dal capitello.
  • 112

    Pantheon

    Pantheon
    Il Pantheon è un tempio dedicato a tutti gli dei. Essendo un monumento isolato al centro di uno spazio libero, si raggiungeva l'edificio attraversando una stretta piazza porticata. Durante il percorso era possibile vedere solo il fronte dell'ampio pronao del tempio, con il timpano sorretto da otto colonne.
    Il pronao è composto da tre file di colonne corinzie monolitiche di granito egizio. Esso è unito alla rotonda retrostante da un avancorpo, a forma di parallelepipedo.
  • 176

    Monumento equestre di Carlo Magno

    Monumento equestre di Carlo Magno
    La scultura carolingia più significativa per il contenuto ''romano'' che esprime è costituita dal Monumento equestre di Carlo Magno, un piccolo bronzo già facente parte del tesoro della cattedrale di Mertz, nella regione francese della Lorena.
    Il cavallo, che ha forme ampie e tondeggianti, la testa leggermente volta di lato, la criniera mossa e la zampa anteriore sinistra piegata.
  • 180

    Colonna di Marco Aurelio

    Colonna di Marco Aurelio
    Per celebrare le grandi campagne militari dell'imperatore Marco Aurelio contro le popolazioni germaniche dei Marcomànni, dei Sàrmati e dei Quadi, durante il regno del suo successore, l'imperatore Commodo, venne eretta una colonna simile a quella Traiana.
    Il fusto si compone di 19 rocchi. Rispetto alla Colonna Traiana le bande del nastro spiraliforme si riducono di numero, le figure che compongono le scene sono più alte e meno numerose, il rilievo è più marcato e più profondo.
  • 312

    Arco di Costantino

    Arco di Costantino
    Per celebrare il decennale del regno di Costantino, il Senato romano decreta la costruzione di un grande arco trionfale.
    Questo monumento è un rilievo storico - celebrativo.
    L'arco ha tre fornici, un attico e colonne corinzie libere su alti piedistalli addossati ai pilastri. Le colonne sostengono una trabeazione, mentre in prosecuzione del loro asse, e di fronte all'attico, sono collocate statue di Daci prigionieri.
  • 400

    Volta anulare di Santa Costanza

    Volta anulare di Santa Costanza
    La volta anulare del deambulatorio di Santa Costanza a Roma conserva le più antiche decorazioni musive paleocristiane.
    I motivi ornamentali sono molteplici e più legati alla tipologia dei mosaici pavimentali che non a quelli tipici delle pareti o delle volte.
    È possibile riconoscere due tipologie ornamentali:
    - la prima è un sistema geometrico di cerchi, losanghe, intrecci entro i quali sono raffigurati uccelli, busti, fiori o piante;
    - la seconda, invece, organizza le varie porzioni di volta.
  • Period: 402 to 565

    Arte a Ravenna

    A Ravenna, architettura e mosaici sono l'una in funzione degli altri.
    Si distinguono le manifestazioni artistiche in tre periodi:
    1. il periodo imperiale (dal 402 al 476);
    2. il periodo ostrogoto (dal 476 al 540);
    3. il periodo giustinianèo (dal 540 al 565).
  • 432

    Basilica di Santa Maria Maggiore

    Basilica di Santa Maria Maggiore
    La Basilica di Santa Maria Maggiore è fra le basiliche paleocristiane quella meglio conservata.
    L'interno è diviso in tre navate tramite due file di classiche colonne ioniche lisce in marmo e architravate. Al di sopra di queste, le pareti della navata centrale sono forate da finestre, a loro volta affiancate da lesene corinzie in asse con le sottostanti colonne.
    L'arco trionfale e la porzione di muro fra la cornice e le finestre sono ricoperti di scene a mosaico.
  • 450

    Mausoleo di Galla Placidia

    Mausoleo di Galla Placidia
    Un esempio del periodo imperiale (dal 402 al 476) è il Mausoleo di Galla Placidia.
    Il mausoleo è un luogo e/o monumento per la sepoltura.
    All'esterno l'edificio è semplice e spoglio, facendo uso di chiari volumi geometrici ed essendo costituito di soli mattoni a vista. Gli unici motivi decorativi sono gli archetti ciechi che lo percorrono tutt'intono e i classici timpani dentellati delle testate, che rinviano all'architettura templare romana.
  • 505

    Basilica di Sant'Apollinare Nuovo

    Basilica di Sant'Apollinare Nuovo
    Un esempio del periodo ostrogotico è la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo.
    La basilica è a tre navate, priva di quadriportico e preceduta dal solo nartece. La navata centrale era conclusa da un'abside semicilindrica, ma poligonale all'esterno, ora distrutta, e gli archi a tutto sesto che la delimitano sono sorretti da colonne dotate di pulvini, in marmo proconnesio e importante da Costantinopoli.
  • 532

    Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli

    Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli
    Un esempio del periodo giustinianeo è la Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli.
    L'interno è diviso in tre navate di cui quella centrale ha una grande ampiezza. Una piccola abside è situata di fronte al triplo ingresso alla navata centrale ed è affiancata da due esedre semicilindriche. Al di sopra delle navate laterali si sviluppa la galleria del matroneo che affaccia verso la navata centrale.
    La copertura è costituita da un'immensa cupola emisferica affiancata da due semicupole.
  • 1001

    Romanico

    I mutamenti politici ed economici determinatisi a partire dall'XI secolo ha un immediato riflesso anche in campo artistico. L'architettura, in particolar modo, riceve un impulso così vigoroso da riuscire a cambiare l'aspetto di tutto il continente europeo.
    Le città, che in generale erano cadute fino ad allora in quasi completo abbandono, iniziano rapidamente a risorgere
    Le numerose e varie esperienze artistiche europee manifestate tra il Mille e la fine del XII secolo sono definite romaniche.
  • 1001

    Battistero di San Giovanni a Firenze

    Battistero di San Giovanni a Firenze
    Il principale edificio romanico fiorentino è il Battistero di San Giovanni. Costruito tra i secoli XI e XII, nel corso del Duecento venne ulteriormente accresciuto e decorato fino a raggiungere l'aspetto che ha oggi. La copertura è doppia: all'esterno si ha un tetto rivestito di lastre di marmo bianco a forma di piramide con base ottagonale; all'interno, invece, vi è un'altra cupola a padiglione a sesto acuto costruita da otto spicchi che, nel Duecento, sono stati interamente coperti di mosaici.
  • 1150

    Rotonda di San Tomé

    Rotonda di San Tomé
    La Rotonda di San Tomè in Lemine è una delle architetture presenti nella bergamasca, è stata innalzata alla metà del XII sui resti di preesistenti edifici sacri di epoca romana e altomedievale. Il tempio costituito da tre cilindri sovrapposti che si respingono dal basso verso l'alto, costruiti con pietre squadrate di provenienza locale disposte a corsi regolari. La chiesa era anticamente affrescata, ma poche tracce delle decorazioni pittoriche si sono conservate.
  • Period: 1150 to 1550

    Gotico

    Con ''arte gotica'' si indica quell'arte che si manifesta intorno alla metà del XII secolo e prosegue sino a tutto il XIV, sebbene in certi paesi, soprattuto quelli dell'Europa centro - settentrionale, essa si spinge fino al XV secolo e addirittura fino alla metà del XVI.
    Mentre l'arte romanica si sviluppò in un numero assai elevato di centri, quella gotica ebbe origine in una zona limitata della Francia settentrionale, nella regione attorno a Parigi, ma poi si diffuse anche in Europa.
  • 1160

    Cattedrale di Notre - Dame di Parigi

    Cattedrale di Notre - Dame di Parigi
    La Cattedrale di Nostre - Dame si trova a Parigi.
    L'edificio si compone di un ampio corpo longitudinale a cinque navate, di un transetto appena sporgente e di un corpo concluso da un doppio deambulatorio. Cappelle tutt'attorno all'edificio furono costruite, in tempi successivi, entro lo spessore dei contrafforti sui quali si impostano gli archi rampanti. Prima delle aggiunte, pertanto, l'edificio aveva l'aspetto di una struttura continua senza interruzioni.
  • Period: 1220 to 1278

    Nicola Pisano

    Di Nicola Pisano si hanno scarse notizie che ne porrebbero la nascita attorno al 1220/1225 e che ne suggeriscono la scomparsa tra il 1278/1284. Le sue origini forse furono pugliesi. La sua attività si è svolta interamente in Toscana, dove arrivò verosimilmente attorno al 1245; ebbe tuttavia incarichi anche a Bologna e a Perugia. È certo però che si formò nell'ambito della cultura federiciana e, proprio per questo, il rapporto con il mondo classico fu in lui sempre una costante.
  • Period: 1240 to 1301

    Arnolfo di Cambio

    Arnolfo, collaboratore di Nicola Pisano al pulpito di Siena, fece una scelta opposta a quella di Giovanni, proseguendo nella linea del classicismo già avviata da Nicola. Nativo di Colle di Val d'Elsa, la sua attività si svolse fra Toscana, Lazio e Campania. Prima del 1276 fu a Roma e nel 1277/1281 lavorò a Perugia; dal 1296, infine, fu a Firenze dove ricevette anche l'incarico per la nuova cattedrale. Ancora incerta è la sua data di morte, che si colloca comunque fra il 1301 e il 1310.
  • Period: 1240 to 1302

    Cimabue

    La personalità di maggior spicco della pittura fiorentina del Duecento è quella di Cènni di Pèpo, noto come Cimabue. Nonostante la grande fama raggiunta, però, poche, frammentarie e assai controverse sono le notizie biografiche sul suo conto.
    Egli nacque a Firenze intorno al 1240, ma che fu attivo, oltre che nel capoluogo toscano, anche a Roma. Fu, infine, ad Assisi e anche a Pisa. Qui morì, poco dopo il 1302.
  • Period: 1245 to 1314

    Giovanni Pisano

    La lezione senese di Nicola viene assimilata dal figlio Giovanni. Dopo la collaborazione con il padre di lui si hanno notizie solo a partire dal 1278. Dal 1285 al 1297 è attivo a Siena alla facciata del Duomo di cui, a partire forse dal 1287, è capomastro, mentre dal 1298 al 1301 lavora al Pulpito di Sant'Andrea a Pistoia, quindi, tra il 1302 e il 1310 si occupa del Pulpito della Cattedrale di Pisa.
  • Period: 1255 to 1317

    Duccio di Buoninsegna

    Dùccio di Buoninsègna è il capostipite dei pittori senesi.
    Alla sua prestigiosa bottega si formeranno molti importanti maestri del Trecento e la sua esperienza artistica determinerà la nascita della scuola pittorica senese, destinata, almeno fino al Rinascimento, a contenere il primato artistico di Firenze.
  • 1260

    Pulpito del Battistero di Pisa

    Pulpito del Battistero di Pisa
    Nel 1260 Nicola firma il Pulpito del Battistero di Pisa. Commissionata attorno al 1254/1257 dal vescovo della città, Federico Visconti, l'opera ha un'inedita forma esagonale, che rompe con la tradizione dei pulpiti quadrangolari, ed è sorretto da sei colonne di granito rosso poggianti alternativamente sul pavimento, attraverso le basi marmoree, e su tre leoni stilofori. Una colonna centrale appoggia su una base circondata da sculture raffiguranti uomini e animali.
  • 1265

    Pulpito della Cattedrale di Siena

    Pulpito della Cattedrale di Siena
    Tra il 1265 e il 1268 Nicola è a Siena, per eseguire il Pulpito della Cattedrale di Siena.
    Esso ha una forma ottagonale e supera di 20 centimetri del Pulpito della Battistero di Pisa.
    Come nell'architettura pisana, anche in questo caso quattro delle otto colonne sono sorrette da leoni stilofori e, tra una colonna e l'altra, vi sono anche archetti trilobati; le sette formelle, invece, non sono separate da pilastrini, ma unite da statue raffiguranti le Virtù.
  • Period: 1267 to 1337

    Giotto

    Di Giotto, il più grande pittore del Trecento e uno dei massimi artisti di tutta la cultura occidentale, si hanno scarse e spesso contraddittorie notizie biografiche. Figlio di un fabbro, egli nasce con una certa probabilità nel quartiere fiorentino di Santa Maria Novella. Seconda la tradizione, invece, Giotto proveniva da Colle di Vespignàno, presso l'attuale comune di Vicchio, nella valle di Mugèllo, a Nord di Firenze, luogo nel quale, in ogni caso, la sua famiglia possedeva casa e terreni.
  • 1277

    Carlo I d'Angiò

    Carlo I d'Angiò
    Uno dei primi risultati della sua attività di scultore indipendente è la statua è la statua di Carlo I d'Angiò eseguita attorno al 1277.
    Carlo, seduto su una sella curùlis, particolare seggio in uso presso i magistrati romani, con i fianchi a testa e zampe di leone, è rappresentato con corona e scettro, i segni dell'autorità legale.
  • 1280

    Maestà del Louvre

    Maestà del Louvre
    La Maestà, oggi custodita al Museo del Louvre, rappresenta una Madonna con il bambino seduta in trono e contornata da angeli. La grande tavola cuspidata costituisce il prototipo di vari altri dipinti di soggetto analogo eseguiti sia dallo stesso Cimabue sia anche da Duccio di Buoninsegna, da Giotto e da molti altri pittori del XIV secolo.
    La Vergine ha dimensioni colossali; nonostante sia seduta, infatti, è alta quasi il doppio degli angeli, secondo quanto previsto dalla prospettiva gerarchica.
  • 1285

    Madonna Rucellai

    Madonna Rucellai
    La Madonna Rucellai è un'opera giovanile che evidenzia già tutte le caratteristiche del grande Maestro. La maestosa pala d'altare, che rappresenta la Vergine in trono con il Bambino circondata da sei angeli, fu commissionata a Duccio nel 1285 dalla Compagnia dei Laudesi della Vergine.
  • Period: 1285 to 1348

    Ambrogio Lorenzetti

    La grande stagione della pittura senese del Trecento vede nei fratelli Pietro e Ambrogio Lorenzetti i propri ultimi rappresentati. Se Pietro, sulla scia di Giotto e di Giovanni Pisano, raggiunge vette di grande drammaticità espressiva, Ambrogio riesce, più del fratello, a essere testimone attento e partecipe della vita sociale e degli ideali politici del suo tempo.
  • 1288

    Madonna di Santa Trinita

    Madonna di Santa Trinita
    Nella Madonna di Santa Trinita Cimabue sviluppa ulteriormente alcuni temi già emersi nel Crocifisso di Arezzo.
    La grande tavola rappresenta un monumentale Madonna in trono con il Bambino, contornata da otto angeli e quattro profeti.
    Mediante l'uso del chiaroscuro e l'invenzione dell'architettonico trono l'artista riesce a suggerire una complessità spaziale, ulteriormente accentuata dalla felice soluzione per la rappresentazione dei quattro Profeti con le barbe bianche.
  • 1298

    Pulpito di Sant'Andrea a Pistoia

    Pulpito di Sant'Andrea a Pistoia
    La forma esagonale nel Pulpito di Sant'Andrea a Pistoia ricorda l'opera pisana di Nicola e ne ripropone le dimensioni. In questo pistoiese delle sei colonnine perimetrali due sono sorrette da leoni stilofori, una da un uomo ricurvo e altre tre poggiano direttamente a terra sulle loro basi. Un leone a lato, un'aquila e un grifone, simboleggianti rispettivamente Cristo, si distribuiscono, invece, attorno all'appoggio la colonna centrale.
  • 1302

    Pulpito della Cattedrale di Pisa

    Pulpito della Cattedrale di Pisa
    Commissionato a Giovanni dall'operaio Burgondio di Tado, poco dopo l'ultimazione dei lavori a Pistoia, il Pulpito della Cattedrale di Pisa è quanto di più grandioso e fastoso si fosse mai fatto sino ad allora.
    Il pulpito, con cariatidi, figure accostate alle colonne, un corredo di statue a tutto tondo, mensole a motivi vegetali al posto degli archetti e lastre leggermente convesse nel parapetto si presenta più complesso ed esuberante del suo precedente pistoiese.
  • 1305

    Madonna di Ognissanti

    Madonna di Ognissanti
    Il nome della Madonna di Ognissanti deriva dal fatto che proviene dalla Chiesa di Ognissanti, una delle dodici più antiche priorìe di Firenze. In questa pala Giotto riprende un tema, quello della Maestà, molto caro alla cultura gotica e con il quale si erano già cimentati, intorno al 1285 - 1286, anche Cimabue e Duccio di Buoninsegna.
  • 1308

    Maestà di Siena

    Maestà di Siena
    L'opera più significativa del Duecento è la Maestà del Duomo di Siena, una pala d'altare che egli dipinse tra il 1308 e il 1311 e che, una volta ultimata, fu trasportata dalla sua bottega alla cattedrale con una processione solenne, quasi fosse una sacra e preziosissima reliquia. Si tratta di una tempera su tavola di notevoli dimensioni la cui parte centrale misura circa 214x412 centimetri.
  • 1338

    Ciclo del Buon Governo e del Cattivo Governo

    Ciclo del Buon Governo e del Cattivo Governo
    Realizzato da Ambrogio tra il 1338 e il 1339, il ciclo si snoda lungo tre pareri contigue del vasto salone di rappresentanza. Quella minore è occupata dalle complesse allegorie del ''Buon Governo''. Sulle due pareti lunghe, invece, sono rappresentati, nella prima, gli ''Effetti del Buon Governo in città e in campagna'' e, nella seconda, le allegorie del ''Cattivo Governo in città e in campagna''.
  • 1401

    Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze

    Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze
    Nel 1296 Arnolfo progetta la nuova cattedrale di Firenze, Santa Maria del Fiore, in sostituzione della troppo piccola chiesa paleocristiana di Santa Reparata. Il progetto prevedeva un edificio simile a quello effettivamente realizzato, ma decisamente più piccolo.
    La cattedrale, a tre navate, ha quattro immense campate e tre absidi poligonali che si articolano attorno a un grande vano ottagonale coperto da una cupola. Questo fu ideata e costruita solo nel XV secolo.