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Periodic Table Time Line

  • Antoine-Laurent de Lavoisier

    Antoine-Laurent de Lavoisier
    Nel 1789 Lavoisier pubblicò una prima lista dei 33 elementi fino all’epoca identificati, sapendo che probabilmente molti altri dovevano essere ancora scoperti (il suo elenco ne mostrava circa un quinto di quelli oggi noti). Benché incompleta, la lista era il primo tentativo di mettere ordine tra gli elementi.
  • J. Dalton

    J. Dalton
    (1803/1808) J. Dalton propone la legge delle proporzioni multiple e l’ipotesi atomica. John Dalton tenendo conto della legge di conservazione della massa di Lavoisier e della teoria di Proust (leggi delle proporzioni costanti) si mette a pesare le masse di elementi che formano composti differenti (Idrogeno H, e ossigeno O possono formare sia acqua, H2O che acqua ossigenata H2O2).
  • Wolfgang Döbereiner

    Wolfgang Döbereiner
    Nel 1817 il chimico tedesco Wolfgang Döbereiner evidenziò diversi raggruppamenti di tre elementi, triadi, i quali mostravano questa importante relazione numerica: MA(Na)=MA(Li)+MA(K)/2.
    Identificò i seguenti gruppi: litio, sodio, potassio; calcio, stronzio, bario; fosforo, arsenico, antimonio; zolfo, selenio, tellurio; cloro, bromo, iodio; che sono il tentativo di organizzare gli elementi in un sistema che tenesse conto delle loro proprietà chimiche e delle correlazioni fisiche.
  • A.E. Beguyer de Chancourtois

    A.E. Beguyer de Chancourtois
    A.E. Beguyer de Chancourtois dispone gli elementi, ordinati per peso atomico crescente, in una spirale avvolta su un cilindro: diversi insiemi di elementi simili sono sulla stessa verticale.
  • A. Newlands

    A. Newlands
    A. Newlands propone la «legge delle ottave»: classificazione di alcuni elementi in funzione del loro numero atomico.
  • D.I. Mendeleev

    D.I. Mendeleev
    D.I. Mendeleev pubblica la prima versione della sua tavola periodica. Si accorse che, disponendo in ordine crescente i 63 elementi fino ad allora conosciuti in base al peso atomico crescente a partire proprio dall’idrogeno posto per convenzione uguale ad 1, le loro proprietà chimiche si ripetevano periodicamente: egli traspose graficamente su una tabella – poi nota come tavola periodica – i risultati teorici ottenuti.
  • J.L. Meyer

    J.L. Meyer
    J.L. Meyer pubblicò a sua volta in maniera indipendente una versione riveduta e ampliata della sua prima tavola (1864), che era praticamente identica a quella di Mendeleev, dimostrando la periodicità degli elementi in funzione del peso atomico.
  • Lord Rayleigh

    Lord Rayleigh
    Lord Rayleig scoprì che campioni di azoto dell’aria avevano una differente densità rispetto a quello ottenuto da reazioni chimiche, e ipotizzò che ciò fosse dovuto alla presenza di un altro gas. Assieme a William Ramsay dell’University College di Londra furono condotti esperimenti che portarono all’isolamento di un nuovo elemento, l’argo. Con tale scoperta e il successivo isolamento dell’elio, essi compresero che vi era una intera classe di gas nuovi, non ancora catalogati: i gas nobili.
  • William Ramsay

    William Ramsay
    Ramsay continuò a cercare questi gas usando il metodo della distillazione frazionata per la separazione dell’aria liquida nei suoi componenti. Nel 1898 egli scoprì ed isolò gli elementi cripto, neon e xeno, che chiamò in base ai termini greci kryptos (nascosto) neos (nuovo) e xenos (straniero).
  • A. van den Broek

    A. van den Broek
    A. Van der Broek riconosce che l’ordine in cui gli elementi compaiono nella tavola periodica corrisponde alla carica del nucleo.
  • Henry Moseley

    Henry Moseley
    Henry Moseley da una serie di esperimenti realizzati con differenti metalli, giunge a trovare una legge di proporzionalità diretta tra la radice quadrata della frequenza della radiazione X emessa da un dato elemento e la sua carica nucleare11.
    In questo modo si viene a modificare radicalmente il senso del numero atomico in grandezza fisica vera e propria.
  • Glenn Seaborg

    Glenn Seaborg
    Il chimico statunitense Glenn Seaborg scoprì il plutonio, osservato per la prima volta nel 1940, presso la University of California di Berkeley. Chiamato come il pianeta per mantenere la sequenza dei nomi dati ad elementi come uranio e nettunio. Il plutonio nella tavola periodica non è indicato con il simbolo Pl ma con Pu, a causa di uno scherzo pensato dal suo scopritore Seaborg, perché “Pee-yoo” sarebbe il verso che fa un bambino quanto sente l’odore di qualcosa di sgradevole.