Michelangelo Buonarroti

  • Mar 6, 1475

    Nascita

    Nascita
    Nacque a Caprese, in Valtiberina, vicino ad Arezzo, da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni, podestà al Castello di Chiusi e di Caprese, e Francesca di Neri del Miniato del Sera.
  • Period: Mar 6, 1475 to Feb 18, 1564

    Vita

  • 1487

    Inizio degli studi alla bottega del Ghirlandaio

    Inizio degli studi alla bottega del Ghirlandaio
    Michelangelo entrò a far parte della bottega di Domenico Ghirlandaio, artista fiorentino tra i più quotati dell’epoca. Vasari ci dice che la famiglia aveva bisogno dei soldi dell’apprendistato del regazzo , al quale così non poté essere data un'istruzione classica.
  • 1490

    Conoscenza del neoplatonismo

    Conoscenza del neoplatonismo
    Il giovane artista venne accolto come figlio adottivo nella più importante famiglia in città. Ebbe così modo di conoscere direttamente le personalità del suo tempo, come Poliziano, Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, che lo resero partecipe, in qualche misura, della dottrina neoplatonica e dell'amore per la rievocazione dell'antico.
  • 1498

    La Pietà

    La Pietà
    Fu commissionata dal cardinale francese Jean de Bilhères de La Groslaye. Il materiale fu il marmo di Carrara. Il gruppo, fortemente innovativo rispetto alla tradizione scultorea delle Pietà tipicamente nordica, venne sviluppato con una composizione piramidale, con la Vergine come asse verticale e il corpo morto del Cristo come asse orizzontale, mediate dal massiccio panneggio.
  • 1501

    David

    David
    Già reintrato a Firenze, Il 16 agosto del 1501 l'Opera del Duomo di Firenze gli affidò una colossale statua del David, precedentemente sbozzata da Agostino di Duccio.
    L'artista affrontò il tema dell'eroe in maniera insolita rispetto all'iconografia data dalla tradizione, rappresentandolo come un uomo giovane e nudo, dall'atteggiamento pacato ma pronto a una reazione. Non era più un mercenario, ma un cittadino-soldato.
  • 1508

    La volta della Cappella Sistina

    La volta della Cappella Sistina
    La decorazione, che inizialmente prevedeva solo dodici figure, realizzate interamente da Michelangelo, al termine dell’opera (13 ottobre del 1512) ammontavano a più di trecento. La struttura architettonica della volta complicava il lavoro e per semplificarlo, venne usata la tecnica della quadratura. Michelangelo impiegò inoltre la tecnica del colore cangiante
  • 1520

    La Sagrestia Nuova

    La Sagrestia Nuova
    Si trova nelle Cappelle Medicee di Firenze.Fu ideata da Michelangelo su un precedente impianto progettato da Giuliano da Sangallo. Fu voluta da papa Leone X de’ Medici.
    Lo spazio è diviso orizzontalmente da cornici in vani sovrapposti, il superiore dei quali ha finestre più strette in alto che alla base per ottenere maggiore senso verticalistico. La Sagrestia Nuova rispecchia, nell’interno, alcune caratteristiche brunelleschiane: strutture architettoniche in pietra contro il fondo chiaro.
  • 1527

    L'insurrezione e l'assedio

    L'insurrezione e l'assedio
    Un motivo comune nella vicenda biografica di Michelangelo è l'ambiguo rapporto con i propri committenti, tra cui anche i Medici. Fu così che nel 1527, arrivata in città la notizia del Sacco di Roma e del durissimo smacco inferto a papa Clemente, la città di Firenze insorse contro Alessandro de' Medici, cacciandolo e instaurando un nuovo governo repubblicano. Michelangelo aderì pienamente al nuovo regime, con un appoggio ben oltre il piano simbolico.
  • 1534

    Il Giudizio universale

    Il Giudizio universale
    A Città del Vaticano, Palazzi Vaticani, Cappella Sistina. Michelangelo rappresenta il momento in cui gli angeli suonano le trombe per lo scatenarsi dell’Apocalisse. Cristo resuscita i morti e chiama con sé in Paradiso i giusti ordinando agli angeli di scaraventare i dannati nell’inferno. A commissionare il grande affresco fu in primis Clemente VII. Egli morì il 25 settembre del 1534 e la commissione fu rinnovata da Papa Paolo III Farnese.
  • 1538

    Piazza del Campidoglio

    Piazza del Campidoglio
    Con il trasferimento sul Campidoglio della statua equestre di Marco Aurelio, il papa incaricò Michelangelo di studiare la ristrutturazione della piazza. Venne realizzata la piazza a pianta trapezoidale con sullo sfondo il palazzo dei Senatori, dotato di scala a doppia rampa, e delimitata ai lati da due palazzi: il Palazzo dei Conservatori e il cosiddetto Palazzo Nuovo. Gli edifici vennero caratterizzati da un ordine gigante a pilastri corinzi in facciata, con massicce cornici e architravi.
  • 1541

    La Crocifissione per Vittoria Colonna

    La Crocifissione per Vittoria Colonna
    Di quest'opera a Roma ci restano solamente alcuni disegni preparatori di incerta attribuzione. Secondo i progetti raffigurava un giovane Cristo, simboleggiante un'allusione alle teorie riformiste cattoliche che vedevano nel sacrificio del sangue di Cristo l'unica via di salvezza individuale, senza intermediazioni della Chiesa e dei suoi rappresentanti.
    Uno schema analogo presentava anche la cosiddetta Pietà per Vittoria Colonna.
  • 1542

    Cappella Paolina

    Cappella Paolina
    Il papa Farnese, gli affidò la decorazione della sua cappella privata in Vaticano. Michelangelo realizzò due affreschi. La Conversione di Saulo (1542-1545), presenta una scena inserita in un paesaggio spoglio e irreale, con compatti grovigli di figure alternati a spazi vuoti; il secondo, il Martirio di san Pietro (1545-1550), ha una croce disposta in diagonale in modo da costituire l'asse di un ipotetico spazio circolare con al centro il volto del martire.
  • 1550

    La serie delle Pietà

    La serie delle Pietà
    Dal 1550 circa iniziò a realizzare la cosiddetta Pietà dell'Opera del Duomo. Il gruppo è costituito da parti condotte a termine, come il braccio destro di Cristo, e da parti non finite, come il torso del Salvatore schiacciato contro il corpo della Vergine
  • 1564

    Morte

    Morte
    A un solo anno dalla nomina, il 18 febbraio 1564, quasi ottantanovenne, Michelangelo morì a Roma, nella sua modesta residenza di piazza Macel de' Corvi (distrutta quando venne creato il monumento a Vittorio Emanuele II), assistito da Tommaso de' Cavalieri. Si dice che fino a tre giorni prima avesse lavorato alla Pietà Rondanini[65].