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L'ARTE LONGOBARDA

  • 600

    Caratteristiche

    Caratteristiche
    La scultura di epoca longobarda, nata a cavallo tra il '500 e il '600, si distingue principalmente per:
    -la bidimensionalità, infatti non troviamo sculture a tutto tondo, piuttosto lavorazioni a bassorilievo;
    -l’horror vacui, termine stilistico di origine latina che significa letteralmente “paura del vuoto” ed è quella tendenza estetica che tende a riempire tutti gli spazi vuoti possibili della superficie con motivi decorativi, che siano fiori o cornici. Creavano principalmente oggetti piccoli.
  • 600

    Frontale di Agilulfo

    Frontale di Agilulfo
    Probabilmente guarnizione di un elmo, l'opera è una lamina d'oro lavorata a sbalzo, tipo di tecnica utilizzata per imprimere, in forma di bassorilievo, disegni e decorazioni su piastre di metallo o altri supporti. Al centro della scena troviamo il re Agilulfo, accompagnato ai suoi lati da due soldati; ai due estremi sono rappresentate due torri, da queste due, simmetricamente, convergono al centro due figure precedute da una vittoria alata, che trasporta il labaro con la scritta VICT/VRIA.
  • 611

    Crocetta del duca Gisulfo

    Crocetta del duca Gisulfo
    Trovato probabilmente in una necropoli longobarda in Italia, a Cividale del Friuli, si pensa fosse un oggetto usato nel vestiario. E' un oggetto in oro sbalzato e ha la forma di una croce greca, decorata al centro con una rara granata orientale di forma cilindrica. Ai lati, otto lapislazzuli, due per estremo, alternati con altrettante decorazioni simili a forma di volto, dai lunghi capelli, che rappresentano il modello di una testa nemica tagliata, come era solito fare dai barbari in guerra.
  • 611

    Cloisonné

    Cloisonné
    Una tecnica utilizzata spesso in oreficeria dai longobardi è quella del cloisonné, un tipo di lavorazione a smalto, molto evidente nella “Crocetta di Gisulfo”. Per il cloisonné viene preparata una cavità unica, spesso ottenuta semplicemente rialzando i bordi della foglia di metallo, formando gli alveoli destinati a contenere pasta vitrea dai colori squillanti oppure pietre preziose. Tecnica pittorica che è stata rinnovata attorno al 1886 dal pittore Paul Gauguin, in forma differente.
  • 734

    Altare del duca Ratchis

    Altare del duca Ratchis
    E' una delle opere più importanti dell'arte longobarda ed è un altare costituito da 4 lastre in pietra d’Istria, ma in origine ornato di lamine d’oro e di smalti. Nell’altare di Ratchis ciascuna delle quattro facce che lo compongono è decorata con una sola scena racchiusa da cornici decorate, tutte diverse. Le scene che decorano l’altare sono piatte, senza volume, semplificate ed il corpo umano appare deformato. Qui si ha un evidente utilizzo dello stile "Horror Vacui", spiegato in precedenza.