Charles Baudelaires

  • Nascita

    Nascita
    Baudelaire nacque a Parigi. Figlio di un funzionario statale, rimase presto orfano di padre; la madre si risposò con un militare severo e insensibile.
  • Studi

    Studi
    Nel 1833 Charles entrò nel Collegio reale di Lione, città dove si trasferì la famiglia a causa del lavoro del patrigno. Al gennaio 1836 tornarono a Parigi; all'età di 14 anni Baudelaire iniziò a frequentare il collegio Louis-le Grand, con risultati altalenanti. Si rivelò incostante nello studio, a volte diligente, altre volte soggetto ad oziare. Fu espulso dal liceo nel 1839 per indisciplina. Nonostante questo, Baudelaire riesce a conseguire il diploma di "baccalauréat" al liceo Saint-Louis
  • Viaggio in India

    Viaggio in India
    Nel 1841, a causa del suo stile di vita dissoluto, su decisione della famiglia fu imbarcato su una nave, diretta verso Calcutta.Si ferma prima sull'isola di Bourbon poi su quella di Maurice. Nonostante ciò, Baudelaire decise di non portare a termine il viaggio e il 4 novembre si imbarcò su una nave, facendo ritorno in Francia. Da questa esperienza nacque la passione di Baudelaire per l'esotismo, che si rifletterà in seguito nella sua opera di maggior successo: I fiori del male.
  • Jeanne Duval

    Jeanne Duval
    Si avvicinò alla figura di Gautier, prendendolo a modello sia nell'ambito spirituale che in quello artistico, e nello stesso periodo incontrò Jeanne Duval, una danzatrice e attrice teatrale di origini africane e francesi, figlia illegittima di una prostituta, con la quale Baudelaire visse un'appassionata e turbolenta storia d'amore, che diverrà per il poeta fonte di notevoli spunti letterari. Secondo la madre di Baudelaire, Duval prosciugava suo figlio di ogni avere e opportunità.
  • Il dandy

    Il dandy
    Nonostante non avesse pubblicato ancora nessuna opera, già nel 1843 Baudelaire era conosciuto nei circoli letterari Parigini come un dandy dedito a spese e lussi che spesso non poteva neppure permettersi, circondandosi di opere d'arte e libri; i generosi dispendi economici del suo tenore di vita intaccarono rapidamente la metà del patrimonio paterno costringendo la madre, dietro consiglio del patrigno, ad interdire il giovane e affidare il suo patrimonio ad un notaio.
  • Il primo suicidio

    Il primo suicidio
    A questo primo "successo" personale faceva contrasto però il suo stile di vita: sempre più pressato da debiti, dubbioso sul proprio futuro, solo e con una condizione psicologica precaria, Baudelaire tentò per la prima volta il suicidio. Si ferì soltanto lievemente e superò il trauma fisico con una convalescenza breve; la madre, nonostante il figlio stesse vivendo un periodo evidentemente disastroso, non lo andò mai a visitare ignorando le sue richieste, probabilmente per ordine di patrigno.
  • Critico d'arte

    Critico d'arte
    Iniziò a lavorare come apprezzato critico d'arte, attento alle novità del momento, come attesta il primo saggio "Salon de 1845"; seguirono saggi importanti su pittori come Delacroix e Ingres.
  • Moti rivoluzionari parigini

    Moti rivoluzionari parigini
    Nel 1848 prende parte ai moti rivoluzionari parigini, spinto dalla foga del momento e dalla situazione storico-sociale parigina. Però vedrà sfumare la possibilità di vittoria e "liberazione" dalle sanguinarie giornate successive alla proclamazione della Seconda Repubblica francese e dalla conseguente instaurazione del regime bonapartista di Napoleone III. Questa sconfitta lascerà una ferita profonda nell'animo di Baudelaire, e diventerà il vertice finale in cui confluirà tutta la sua poesia.