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capitolo 7

By Luca Li
  • La guerra ha aggravato i problemi sociali

    La guerra ha aggravato i problemi sociali
    -Reduci (disoccupati-mutilati quindi non possono lavorare)
    -Giovani Borghesi (difficoltà a reinserirsi nella vita)
    -Operai (otto ore massimo di lavoro e migliori salari)
    -Contadini (assegnazione della proprietà delle terre)
    -Donne (vedere riconosciuta la loro importanza nella società)
  • Il mito della vittoria mutilata

    Il mito della vittoria mutilata
    L'Italia dopo la prima guerra voleva ottenere la Dalmazia e la città di Fiume. I nazionalisti la definivano “vittoria mutilata”
  • l'occupazione di fiume

    l'occupazione di fiume
    Gabriele D'Annunzio occupa la città di Fiume ( con un gruppo di volontari, nel 1920 Giovanni Giolitti firmo il trattato di Rapallo con la Iugoslavia che diceva che la città di Fiume sarebbe diventata libero e indipendente. La città di Fiume nel 1924 annessa all'Italia perché la sua situazione economica era insostenibile.
  • entrano in campo nuovi partiti

    entrano in campo nuovi partiti
    Nel 1919 furono fondati due partiti:
    -Partito popolare fu creato dal sacerdote Luigi Sturzo, diffuso nelle campagne.
    -Fasci di combattimento furono creati Benito Mussolini erano un movimento accesamente nazionalista
  • le lotte dei contadini e degli operai nel biennio rosso

    le lotte dei contadini e degli operai nel biennio rosso
    Nel 1919 i contadini occuparono le terre organizzati da Leghe rosse socialiste, Leghe bianche popolari e associazioni di reduci di guerra, nel nord di Italia gli operai scioperarono senza interruzione
    Nel 1920 gli industriali chiudono le industrie facendo una serrata.Gli operai occupano le fabbriche e ottengono aumento dello stipendio e la riduzione delle ore di lavoro.
  • I socialisti si dividono: nasce il partito comunista d’Italia

    I socialisti si dividono: nasce il partito comunista d’Italia
    Non tutti i socialisti speravano l'occupazione delle fabbriche segnasse l'inizio della rivoluzione. I socialisti che erano favorevoli fondarono il partito comunista d'Italia guidato da Antonio Gramsci e Amadeo Bordiga.